Vita Chiesa

XX GMG; IL SALUTO DI BENEDETTO XVI AI VESCOVI TEDESCHI: ‘DONO DI DIO ALLA CHIESA IN GERMANIA’

“Un dono di Dio alla Chiesa in Germania”. Benedetto XVI definisce così la XX Giornata mondiale della gioventù che si è conclusa oggi a Colonia. Salutando i vescovi locali (testo integrale), prima di ripartire per l’Italia, il Papa, ricordando “l’imponente pellegrinaggio di giovani in questi giorni”, ha tracciato un quadro della Chiesa nel Paese tedesco dove “non poche persone vivono la fede in modo esemplare”. “Numerosi – ha detto Benedetto XVI – sono coloro che volontariamente assumono responsabilità anche esigenti nella vita diocesana e parrocchiale, nelle associazioni e nei movimenti, in particolare a favore dei giovani. Tanti sacerdoti, religiosi e laici compiono fedelmente il loro servizio in situazioni pastorali spesso difficili. Grande è poi la generosità dei cattolici tedeschi nei confronti dei più poveri. Molti sacerdoti fidei donum e missionari tedeschi sono impegnati in terre lontane. Attraverso molteplici istituzioni la Chiesa cattolica è presente nella vita pubblica. Vasta è pure l’opera educativa delle scuole cattoliche e di altre istituzioni”. Un ritratto “di una Chiesa viva” dove non mancano delle “rughe”: “Secolarismo e scristianizzazione che non cessano di progredire. Sempre minore è l’influsso dell’etica e della morale cattolica. Non poche persone abbandonano la Chiesa o, se vi restano, accettano solo una parte dell’insegnamento cattolico. Preoccupante rimane la situazione religiosa nell’Est, dove la maggioranza della popolazione non è battezzata e non ha alcun contatto con la Chiesa”. Invitando i presuli a riconoscere “in queste realtà altrettante sfide”, Papa Ratzinger ha dichiarato: “La Chiesa in Germania deve diventare sempre più missionaria, impegnandosi a trovare le vie per trasmettere la fede alle future generazioni”.

Parlando in particolare della Gmg, Benedetto XVI ha sottolineato che questa “ci invita a proiettare il nostro sguardo verso il futuro. I giovani costituiscono per la Chiesa, per i pastori, per i genitori e per gli educatori, un appello vivente alla fede e alla speranza”. Pertanto non bisogna “né mortificare la ricerca né nascondere la Verità. I giovani, infatti, non cercano una Chiesa giovanilistica, ma giovane nello spirito; una Chiesa trasparente a Cristo. Proprio questo è l’impegno che intendiamo assumerci oggi. Ancora una volta i giovani si rivelano per noi pastori una provocazione salutare, perché ci chiedono di essere coerenti, uniti, coraggiosi. Noi, per parte nostra, dobbiamo educarli alla pazienza, al discernimento, al sano realismo. Ma senza falsi compromessi, per non annacquare il Vangelo”. Ad avviso del Papa “ogni Giornata mondiale della gioventù costituisce un nuovo inizio per la pastorale giovanile del Paese che l’ha ospitata. La sua celebrazione porta con sé una ventata di entusiasmo, che occorre assecondare nel modo migliore. È un potenziale enorme di energie, che può ulteriormente accrescersi distribuendosi sul territorio”.

A riguardo Benedetto XVI ha ricordato che “la maggior parte dei giovani tedeschi vive in buone condizioni sociali ed economiche, però non mancano situazioni difficili” come l’aumento dei giovani provenienti da famiglie disgregate e la disoccupazione. Inoltre “molti ragazzi e ragazze si ritrovano confusi, privi di risposte valide per le domande sul senso della vita e della morte, sul loro presente e sul loro futuro” finendo nelle “sabbie mobili” dell’alcool e della droga, o nelle spire di gruppi estremistici”. Senza dimenticare, poi, che una parte dei giovani tedeschi, soprattutto nell’Est, “non ha mai conosciuto personalmente la Buona Novella di Gesù Cristo. Nelle stesse zone tradizionalmente cattoliche l’insegnamento della religione e la catechesi non riescono sempre a dar vita a legami duraturi dei giovani con la Comunità ecclesiale. Per questo la Chiesa in Germania è impegnata a cercare strade nuove per arrivare ai giovani e per annunciare ad essi Cristo”. La Giornata mondiale della Gioventù costituisce un eccezionale “laboratorio anche vocazionale. Una chiamata che chiede di essere accolta e interiorizzata, per mettere radici profonde e così portare frutti buoni e duraturi. Tenendo conto della scarsità di sacerdoti e di religiosi che ormai anche in Germania diventa drammatica, vi invito a promuovere con rinnovato slancio una pastorale vocazionale, giovanile e familiare”. Il Papa ha ribadito l’importanza delle associazioni e dei movimenti, “realtà che la Chiesa deve valorizzare”. Analogo discorso vale nel campo dell’educazione cattolica e della catechesi: “Sono certo – ha concluso il Pontefice – che non mancherete di porre premurosa attenzione affinché, per i compiti di insegnante di religione e di catechista, siano scelte persone preparate e fedeli al magistero ecclesiale. Un valido aiuto in questo impegno per la formazione cristiana delle nuove generazioni verrà sicuramente dal Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica”.

La sua “partecipazione personale” e il suo “impegno instancabile” hanno fatto sì “che questi quattro giorni diventassero un evento indimenticabile”. Così il card. Karl Lehmann, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ringraziando, a nome dei vescovi tedeschi, Benedetto XVI per la sua partecipazione alla Gmg di Colonia. “Il cammino della Croce della Gmg e dell’icona di Maria attraverso le nostre città e il nostro Paese – ha aggiunto il card. Lehmann – hanno destato in molti un approfondimento della fede, un ripensamento circa la propria appartenenza alla Chiesa e una nuova disponibilità ad essere testimoni in un ambiente sempre più secolarizzato e in un clima di indifferenza religiosa”.

Lehmann ha assicurato “l’impegno per il rinnovamento della vita cristiana nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle comunità ecclesiastiche e nelle associazioni” da parte delle diocesi e della Conferenza episcopale tedesca. Il cardinale ha ringraziato, infine, tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del grande evento di Colonia. Sir

I discorsi per la XX Gmg a Colonia