Firenze

A Firenze il Comune organizza la prima camminata interreligiosa tra i luoghi delle diverse fedi

“Siamo partiti dall’idea di valorizzare il concetto di comunità, perché il nostro compito è quello di lavorare per la comunità fiorentina”, ha detto l’assessore Massimo Fratini alla conferenza stampa di presentazione dell’evento. “Essere comunità vuol dire accettarsi reciprocamente e condividere esperienze, ed è quello che hanno fatto i rappresentanti delle fedi che hanno preso parte all’organizzazione di questa camminata. Non è stato facile mettere tutti d’accordo, ma ogni singolo dettaglio è stato messo al vaglio di tutti e accettato all’unanimità”.

La camminata partirà da San Miniato, luogo dove Giorgio la Pira vide in sogno Firenze come la Gerusalemme celeste, fino ad arrivare a Palazzo Vecchio, massimo emblema della laicità. Il percorso sarà intervallato da 8 tappe nei luoghi religiosi più importanti e rappresentativi di Firenze. Ognuna di queste prevederà un momento di animazione, un saluto della comunità ospitante e la condivisione di alcuni passi di testi universali, che saranno letti da comunità religiose diverse. La particolarità di queste soste è che saranno effettuate davanti, e non all’interno, dei luoghi di preghiera, che saranno comunque aperti al pubblico. La tappa più “particolare” è quella nei pressi dell’Arno, precisamente sul Ponte alle Grazie, chiesta dai Nativi americani e dagli Induisti, nelle quali religioni il Fiume Sacro è di rilevante importanza.

L’itinerario con la partenza dalla Basilica di San Miniato e l’arrivo in Piazza della Signoria è simbolico anche per un altro importante aspetto: il rispetto delle differenze. “È importante che le differenze culturali presenti a Firenze siano riunite tutte in un’unica comunità – ha aggiunto Fratini – e per fare questo dobbiamo partire dall’unità delle religioni, per poi arrivare a coinvolgere anche la parte laica della nostra città. Il tema delle differenze è molto attuale e per certi versi anche politico. Non vogliamo però che la politica sia il fine della riflessione che proponiamo, altrimenti si andrebbe ad analizzare solo il superficiale e a oscurare il concetto di rispetto tra individui”.

Presenti alla conferenza anche Daniele Santi (responsabile relazioni esterne Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai) e Giovanni Belgodere (consigliere e responsabile delle iniziative annuali dell’Azione Cattolica di Firenze) che hanno ringraziato l’assessore e il Comune per l’organizzazione della camminata, evidenziando come sia stato significativo veder crescere un progetto grazie all’aiuto e alla collaborazione di tante religioni diverse, ricordando inoltre l’importante presenza del Sindaco Nardella.

Un evento da non perdere, che per la prima volta chiama a raccolta così tante fedi con lo scopo di rendere la nostra comunità fiorentina ancora più unita e accogliente.