Toscana

A FIRENZE L’ASSEMBLEA DI COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA DEL CENTRO ITALIA

Sette regioni, 107 produzioni riconosciute (65 Dop su un totale nazionale di 187 e 42 Igp su 104) e quattrocento giovani imprenditori under 30 pronti ad assumersi la responsabilità del futuro del paese. Si ritrovano a Firenze, giovedì 16 febbraio (inizio ore 09,30), nel magnifico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per partecipare all’Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa del Centro Italia. Arrivano da Toscana, Marche, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Abruzzo e Sardegna. Sono “La faccia giovane del Paese” come recita lo slogan scelto dai giovani che a Firenze mettono in campo tutto il loro peso per chiedere che siano loro, gli under 30, a prendere in mano le redini del proprio futuro partendo dal presente.Nel parterre di relatori il Sindaco di Firenze, Matteo RenziIlse De Matteis, in rappresentanza delle regioni del Centro Italia; Gianni Salvadori, Assessore all’agricoltura della Regione Toscana; Paolo Petrini, Vice presidente della Giunta Regionale delle Marche e il Presidente della Coldiretti Toscana, Tulio Marcelli. I lavori saranno coordinati dal Segretario nazionale Coldiretti Giovani Impresa, Carmelo Troccoli, mentre le conclusioni affidate al Delegato Nazionale Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio.Nella platea quattrocento storie, tutte diverse ed originali, in rappresentanza di migliaia di imprese “create” o ereditate, gestite da giovani imprenditori “che consapevolmente si mettono alla guida di aziende partendo da zero oppure stravolgendo completamente la struttura ereditata per guidarla verso una prospettiva di vera impresa. Giovani che, come dice il titolo della nostra assemblea – presenta l’assise del Centro Italia, Francesca Ferrari, Delegata Coldiretti Toscana – ci mettono la faccia ogni giorno in tutto quello che fanno: presidiando i mercati di Campagna Amica, alimentano il progetto per una filiera corta tutta italiana, dialogano con le Istituzioni ed i rappresentanti politici che spesso così giovani non sono e con i “tecnici” degli istituti bancari che, nella maggior parte dei casi di agricoltura capiscono molto poco. Giovani – sottolinea – che devono fare i conti con politiche economiche e territoriali non sempre orientate a tutelare il Made in Italy e il nostro ricchissimo patrimonio turistico e ambientale”. Tante le difficoltà che chi fa impresa oggi deve subire oggi ancora più amplificate dalla crisi economica: tra i principali l’accesso al credito, la burocrazia e la possibilità di reperire terreni coltivabili a prezzi accessibili. “Ci candidiamo a guidare il nostro paese – conclude la Ferrari – con idee e merito”.