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Addio al caldo boia. Dare un nome agli anticloni è diventato un esercizio di potere

di Umberto Folena

Gli antichi non nutrivano dubbi: attribuire un nome a qualcosa o qualcuno è prerogativa mistica e potente. Nella cultura biblica, poi, dare un nome designa la facoltà di dominare. Non si scherza, a dare un nome. E i moderni? Loro sì sembrano scherzare, quando decidono di chiamare le proprie sciagurate creature Maicol, Sciaron, Stivi, Samantha o Samantah o Samanta o – lo giuro, esiste, era un mio alunno nel 1982 – Audi. Ma fanno sul serio. Nel dare i nomi, ci togliamo delle soddisfazioni. Il nome ci ricorda qualcosa o ha un bel suono o è un auspicio o… Ad aprile furono Lucy e Hannibal, gli anticicloni tiepidi. Annibale in effetti veniva dall’Africa e non ci stupiremmo se presto spuntasse un Asdrubale. Ma Lucy? In the sky with diamonds? La perfida tormentatrice di Charlie Brown? Quale Lucy sarà? Curiose le scelte recenti. Le ultime ondate di caldo soffocante sono Scipione, che in Africa ci andò; Caronte, il traghettatore che conduce le anime dal fresco al caldo (e ci sta); Minosse, poco raccomandabile re cretese. Pare che il prossimo sarà Lucifero, e tutti capiranno anche senza aver frequentato il liceo classico.

Potere, signori, potere. Dare il nome è potere. Per questo i meteorologi italiani storcono il naso di fronte all’iniziativa di un portale meteo che – assicurano loro, e sta a noi crederci o no – ha affidato alla propria community, ossia ha concesso il potere ai propri ospiti, di dare un nome agli anticicloni. In Europa pare che l’unico che avrebbe simile potere è l’Istituto meteorologico della Freie Universitat di Berlino. Negli Usa, dal 1953 è il National Hurricane Center a dare il nome ai cicloni. Erano tutti femminili ed è proprio come pensiamo, gli scienziati si toglievano delle piccole soddisfazioni evocando ex mogli, suocere e fidanzate fedifraghe. Poi le femministe insorsero e oggi negli anni dispari i nomi sono femminili e negli pari sono maschili, così sono sistemati anche i mariti infedeli.

Potere, nient’altro che potere. Ecco perché la trovata ha successo e dobbiamo rassegnarci. Una volta c’era un caldo boia… ma chi era questo boia? Un boia qualsiasi. Adesso ha un nome e sappiamo con chi prendercela. Il caldo resta soffocante ma possiamo esclamare: «Mannaggia a Minosse!». Piccole soddisfazioni.