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AFGHANISTAN: MILITARI MORTI, MONS. PELVI (OMI) “FERITA AL CUORE DELL’ITALIA”

“Una ferita al cuore degli italiani e della nazione madre di questi figli, che sono gli uomini e le donne con le stellette. Viviamo una grande sofferenza e il nostro pensiero e le nostre preghiere vanno alle loro famiglie affinché il Signore possa essere quel Cireneo che porta la Croce alleviando il dolore”. E’ il commento dell’arcivescovo ordinario militare per l’Italia (Omi), mons. Vincenzo Pelvi, alla notizia della morte di tre soldati italiani, un quarto è rimasto ferito, in un incidente stradale avvenuto questa mattina nell’area di Shindad, nella parte occidentale dell’Afghanistan. Si tratta di tre soldati appartenenti al 66° Reggimento “Friuli” di stanza a Forlì. “La pace oggi è fragile e minacciata dalla paura e dal terrore. Tuttavia – afferma il vescovo castrense – è incoraggiante vedere che i nostri militari ci insegnano a vivere per una grande ragione, la passione per l’uomo, chiunque esso sia, perché siano riconosciuti i suoi diritti, la sua libertà e dignità”. “I nostri ragazzi – aggiunge – accettano per amore anche il rischio di una condizione fatta di incertezza, sono sempre disponibili con generosità e schiettezza di animo. E lo vediamo anche nei soccorsi nelle emergenze naturali, terremoti, maltempo. Con le missioni internazionali l’Italia sta collaborando alla costruzione della pace e cooperando all’edificazione di un sentire aperto alla speranza. E il germe di questa speranza viene seminato anche dalla morte dei nostri giovani soldati che spingono con forza la frontiera dell’umano fino all’eterno. A loro va il nostro apprezzamento e la nostra vicinanza”. Alle vittime di questo incidente l’Ordinariato dedicherà un momento di preghiera nel corso dell’incontro con le famiglie dei militari morti in missioni internazionali, che si svolgerà ad Assisi il 25 e 26 febbraio. Con la morte dei tre soldati del 66° Reggimento Friuli salgono a 49 le vittime italiane dall’inizio della missione Isaf in Afghanistan nel 2004. La maggioranza è rimasta vittima di attentati e scontri, altri di incidenti e malori, oltre a un caso di suicidio. (Sir)