TSD Arezzo

Aids, il congolese Don Katentu: “In Africa usato come bomba chimica”

Sono oltre 400 le persone con Aids conclamato o sieropositivi con Hiv, seguiti dalla unità operativa di Malattie Infettive dell’Ospedale San Donato di Arezzo: ogni anno si registrano più di 20 nuovi pazienti e la quasi totalità dei casi è conseguente a rapporti sessuali, mentre è ormai vicina a zero la trasmissione fra tossicodipendenti. In Toscana, negli ultimi cinque anni, sono state notificate 1400 nuove diagnosi, l’80% delle quali riguarda il genere maschile. Ma l’impegno della Regione travalica i confini locali ed è rivolto anche all’area dell’Africa Subsahariana, dove prende parte ad un progetto per ridurre il tasso di mortalità e trasmissione dell’Hiv da madre a figlio: in questa regione, infatti, si conta il 66% dei sieropositivi su scala mondiale, pari a quasi 26 milioni di persone: più della metà sono donne e quasi un milione e mezzo bambini. Secondo il congolese don Jean Marie Katentu, teologo e parroco di Tegoleto, nell’Aretino, tra le ragioni della diffusione del virus in alcune aree dell’Africa centra anche la geopolitica: “L’Aids è stato usato come una bomba chimica per distruggere le popolazioni”.