Italia

Airalzh, la ricerca sull’Alzheimer parte dalla diagnosi precoce grazie a 25 giovani ricercatori

La ricerca sull’Alzheimer in Italia parla il linguaggio dei giovani e si concentra soprattutto sulla diagnosi precoce, cogliendo anche il recente suggerimento della FDA (Food and Drug Administration) alle Industrie Farmaceutiche che individua nella diagnosi precoce lo strumento essenziale per lo sviluppo di farmaci per il trattamento dell’Alzheimer.

Sono stati presentati  – presso l’Università Statale di Milano – i primi risultati dei 25 progetti triennali di ricerca della rete di giovani ricercatori sostenuti da Airalzh Onlus, in partnership con Coop, molti dei quali rivolti a rendere sempre più precoce ed affidabile la diagnosi delle demenze attraverso lo studio di biomarcatori specifici, di nuovi strumenti diagnostici e di test specifici di analisi del linguaggio.

Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati i dati ottenuti nei primi due anni di lavoro dai Ricercatori della Rete Nazionale. I risultati spaziano dalle nuove interpretazioni applicate a strumenti diagnostici già utilizzati come la Risonanza Magnetica e la Tomografia a positroni (PET), alla ricerca di nuovi biomarcatori nei liquidi biologici come il liquor e la saliva; sono stati comparati i biomarcatori nel liquor in associazione con i dati clinici ma anche la loro implicazione nei fenomeni patologici connessi alla funzione del cervello. Sono stati indagati anche gli aspetti clinici e neuropsicologici quali possibili biomarcatori per una diagnosi precoce ma sono anche stati esaminati in uno studio epidemiologico i determinanti del ritardo diagnostico nei pazienti con demenza.

«Nel complesso, nonostante due anni siano un termine temporale decisamente minimo per la ricerca scientifica, – afferma il prof. Sandro Sorbi, Presidente Airalzh Ordinario di Neurologia dell’Università di Firenze e Direttore della clinica neurologica dell’AOU Careggi – «sui vari argomenti oggetto di studio da parte della Rete Nazionale dei Giovani Ricercatori Airalzh sono già stati pubblicati 27 lavori scientifici su riviste internazionali».

«Alla conclusione di questi progetti – commenta Sorbi – speriamo di poter individuare i malati di AD e di altre forme di demenza in maniera più precisa e, soprattutto precocemente, quando ancora i sintomi siano minimi e tali che il rallentamento o l’arresto della progressione consentano per i malati di proseguire con in una vita personale e sociale di accettabile qualità».

Airalzh è orgogliosa della sua rete di giovani ricercatori e ritiene molto importante coinvolgere anche i più giovani facendo loro conoscere una malattia che può colpire tutti, non solo le persone in età avanzata. Ecco perché gli stessi ricercatori della rete Airalzh – supportati dai volontari Coop di Milano – hanno coinvolto studenti e passanti – in Via Festa del Perdono, davanti all’Università Statale di Milano – in un’attività di sensibilizzazione volta ad avvicinare tutti al tema e raccontare il loro impegno nella ricerca. «Con il nostro lavoro ce la stiamo mettendo tutta per dare una speranza a tutti i malati di Alzheimer e alle loro famiglie ed è stato bello poterlo raccontare oggi direttamente a ragazzi anche più giovani di noi», ha commentato un ricercatore.

L’attività di informazione nei confronti dei giovani non sarà l’unica promossa da Airalzh, perché la sensibilizzazione proseguirà presso i vari punti vendita Coop d’Italia con iniziative volte a far conoscere che solo in Italia più di 1.400.000 persone sono affette da demenza.

Presso alcuni punti vendita Coop presenti sul territorio – all’interno dell’iniziativa Non ti scordar di te allestita con le piantine di Erica Calluna – saranno organizzati desk informativi per sensibilizzare i consumatori e raccogliere donazioni a favore della ricerca.

«Continuiamo a credere ed investire in questo progetto perché riteniamo colga un punto fondamentale nell’affrontare una patologia così invalidante come l’Alzheimer – sostiene Stefano Bassi presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative Consumatori)- Infatti, oltre all’assistenza a cui si dedicano altre organizzazioni, Airalzh ha come obiettivo primario quello di stimolare la ricerca. E Coop, con il coinvolgimento dei soci e consumatori, fa questo. Così facendo si pone a fianco di giovani studiosi e permette loro di impegnarsi in progetti di studio costruttivi e qualificanti».

«Nel corso dell’anno abbiamo selezionato 11 Prodotti (a fine 2018 saranno 17) su cui posizionare lo slogan della campagna e indirizzare le scelte dei soci e consumatori.  Prodotti diversi, dall’olio ai pomodorini, dal tonno all’acqua e alla piantina di erica che della campagna è il prodotto simbolo- aggiunge Maura Latini Direttore generale Coop Italia– Abbiamo riscontrato attenzione e disponibilità sia da parte dei soci e consumatori, che mostrano apprezzamenti, sia da parte dei fornitori che ci hanno aiutato nel progetto. Ad esempio uno degli ultimi prodotti segnalati, ovvero l’uva italiana, ha visto un ritorno importante e un ricavato in contributo pari a 132.000 euro.  L’atto d’acquisto se informato e consapevole è uno strumento di scelta che i consumatori hanno a disposizione. Il nostro compito è facilitare queste scelte».

Airalzh Associazione Italiana Ricerca Alzheimer Onlus è l’unica associazione italiana che promuove e sostiene a livello nazionale la ricerca medico-scientifica sulla malattia dell’Alzheimer e altre forme di demenza attraverso opere di sensibilizzazione e raccolta fondi. L’Associazione sostiene già dal 2016 la ricerca nel campo grazie ad una rete di 25 giovani ricercatori patrocinati da Coop tramite l’erogazione di 25 assegni di ricerca banditi dall’Università di Firenze per 3 anni consecutivi. Le sedi operative sono distribuite su tutto il territorio nazionale ed il progetto mira non solo al raggiungimento di dati scientifici ma anche al consolidamento di un «tessuto» scientifico nazionale di ricerca in questo specifico settore.

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