Toscana

Allargare le quote a tutte le domande presentate

Sono già trascorsi i primi tre «click-day» del Decreto flussi 2007(leggi articolo). Come i lettori ricorderanno e come possono leggere nell’articolo sopra, la procedura di invio delle domande via Internet – sperimentata per la prima volta in questa occasione – prevedeva che alle ore 8:00 del 15 dicembre (per le domande relative a lavoratori stranieri di determinate nazioni) e alle ore 8:00 del 18 dicembre (per le domande relative all’assunzione di lavoratrici stranieri addette al lavoro domestico o di assistenza alla persona – le cosiddette «colf» e «badanti») i singoli datori di lavoro o le associazioni ed i patronati convenzionati col Ministero dell’Interno potessero inviare (con un «click» al computer) le domande precedentemente compilate.

Com’è andata?

Il 15 dicembre sono state trasmesse con questo sistema 352.995 domande, di cui 162.572 sono quelle inviate dai singoli cittadini e 190.423 quelle inviate da patronati e associazioni. Le 14 nazionalità coinvolte in questo primo invio avevano una «quota riservata» di 47.100 nulla osta al lavoro. Il 18 dicembre sono state trasmesse per il lavoro domestico 136.567 domande, di cui 63.478 inviate da singoli cittadini e 73.089 da patronati e associazioni. La quota per questa tipologia di lavoro era di 65.000 nulla osta al lavoro domestico. In questo caso le domande provenienti dalla Toscana sono state in totale 8.419.Come si vede, le richieste di nulla osta al lavoro sono già ben superiori alle quote previste dal Decreto flussi 2007. Alle ore 8:00 del 21 dicembre ulteriori domande sono state trasmesse al Ministero…

Va rilevato inoltre come il sistema informatico ministeriale abbia avuto una serie di difficoltà (in misura maggiore il 15 dicembre) nel ricevere le domande: in sostanza – data l’enorme mole di richieste che sono state inviate contemporaneamente alle ore 8:00 – i server del Ministero hanno accodato le domande, col risultato che – pur essendo state trasmesse contemporaneamente – tali domande risultano ricevute più tardi (da pochi minuti a diverse ore). Questo è evidentemente un grosso problema poiché – dato che le domande sono superiori alle quote messe a disposizione – l’accoglimento o meno delle istanze dipende dall’orario di ricevuta.

Come già sostenuto in un precedente articolo, una possibile soluzione a questo tipo di problemi potrebbe essere quella di un adeguamento delle quote alle domande ricevute, sulla base delle disposizioni di legge già vigenti.

Simone Consani e Marco Noci anolf.toscana@cisl.it