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Amazzonia: oggi e domani Vertice degli otto Paesi

Oggi e domani si tiene in Brasile, a Belém do Pará, il Vertice dell’Amazzonia che riunisce i presidenti di otto Paesi amazzonici

Vertice dei popoli amazzonici

In preparazione, dal 4 al 6 agosto, si sono tenuti i Dialoghi dell’Amazzonia, una serie di iniziative che hanno coinvolto la società civile organizzata, tra cui la Rete ecclesiale panamazzonica (Repam), con l’obiettivo di guidare la formulazione di nuove strategie per la regione.

Al Vertice i presidenti si troveranno di fronte a una sfida storica: tracciare un nuovo corso per le politiche pubbliche in Amazzonia, capace di integrare la protezione delle sue foreste e dei suoi fiumi, l’uso sostenibile della biodiversità, il rispetto dei territori e dei diritti dei popoli indigeni e delle altre comunità, la lotta contro la povertà nelle campagne e nelle città e la promozione di un lavoro dignitoso.

Negli ultimi mesi, diverse reti e gruppi della società civile in Brasile e nei Paesi limitrofi si sono mobilitati per far sì che il Vertice amazzonico abbia il maggior successo possibile in termini di risultati pratici. Questa mobilitazione ha incluso, tra le altre iniziative, la presentazione ai governi amazzonici di una serie di testi su questioni chiave per il Vertice da parte del Forum Sociale Pan-Amazzonico (Fospa), della Repam, dell’Assemblea mondiale del Forum amazzonico (Ama) e di altre organizzazioni partner.

A giugno, più di 140 organizzazioni impegnate nella protezione dell’Amazzonia hanno inviato una lettera alle autorità del Brasile e degli altri Paesi amazzonici, per chiedere l’effettiva partecipazione dei popoli indigeni, tradizionali e afro-discendenti, delle comunità discendenti e della società civile al Vertice amazzonico.

In occasione del Pre-forum sociale pan-amazzonico tenutosi a Rurrenabaque, in Bolivia, nel luglio 2023, è stata inoltre lanciata la Dichiarazione internazionale “Il grido dell’Amazzonia”, con proposte ai Capi di Stato di Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela, che chiedono l’adozione di decisioni urgenti per l’attuazione pratica di azioni volte, soprattutto, a evitare il punto di non ritorno in Amazzonia.