Vita Chiesa

Amitto, casula, stola… l’arte di ricamare i paramenti sacri

di Caterina Guidi

L’amitto, la casula, la mitria, la stola… i paramenti liturgici cattolici hanno nomi, utilizzi, storie particolari. A volte sono ben conosciuti dai fedeli, a volte se ne distingue appena la funzione. È raro che si riconosca nella celebrazione la stola del diacono da quella di un sacerdote, o quale sia la funzione dell’amitto. Arrivati a noi da secoli passati, i paramenti «parlano» la lingua della tradizione, e sono il frutto di un lavoro artigianale altamente specializzato. E c’è chi tramanda da anni l’arte della sartoria ecclesiastica, girando per l’Italia a insegnare il ricamo con il filo d’oro. È suor Grazia Giovanna Burchiani, monaca eremita della Piccola famiglia dell’Esodo, sarta professionista e restauratrice di paramenti antichi.

Dal 19 al 22 agosto sarà a Pontasserchio (Pisa), al Monastero benedettino vallombrosano di Santa Maria Madre della Chiesa, per il corso «Ricami di luce». La tre giorni è aperta a tutti e non sono richieste particolari abilità: il corso è pensato per venire incontro alle esigenze sia delle principianti che delle sarte già esperte. L’iniziativa fa parte dell’offerta dell’associazione «Il mondo della cetra» (Mdc), nata per promuovere le attività culturali di servizio alla Chiesa, già famosa per i corsi di formazione liturgica sull’uso della cetra, l’addobbo floreale, l’iconografia bizantina e il canto. Mdc organizza su richiesta corsi residenziali in tutta Italia, mettendo a disposizione docenti qualificati. Lo scopo? Perfezionare la preparazione di tutti in campo liturgico, attraverso soprattutto la musica e il canto, ma anche gli arredi della liturgia, tenendo presente che – nella preghiera e nella celebrazione dell’Eucarestia – nessun particolare è scontato o trascurabile.

Suor Grazia Giovanna insegnerà alle iscritte – laiche, monache, religiose…- a confezionare e decorare casule e stole: dalla copia del modello al taglio della stoffa, dalla cucitura alla scelta e esecuzione del ricamo, dall’applicazione della tela di rinforzo alla stiratura dei paramenti. Ma non bastano le competenze tecniche: la realizzazione di una casula viaggia fianco a fianco con la conoscenza della liturgia e la scelta dei ricami più adatti per «aiutare a pregare» anche attraverso gli arredi della Messa. Nel pieno rispetto del carisma di suor Grazia Giovanna il laboratorio di sartoria viene portato avanti in un clima di silenzio e di preghiera.  Le informazioni possono essere richieste al 338.4920362 o mandando una mail a mcdmax@tiscali.it.

Il costo dell’intero corso è di 450 euro e comprende tutto il materiale didattico (filati, seta, dispense dell’insegnante…). Le allieve saranno ospitate nella foresteria monastero di Pontasserchio e condivideranno la preghiera e l’Eucarestia quotidiana con le monache.

«In luglio abbiamo ospitato due attività formative di Mdc, quella sull’uso della cetra e quella di abbobbo floreale – fa sapere Madre Maria Laura Natali, badessa del monastero di Santa Maria Madre della Chiesa – e la partecipazione è stata soddisfacente. Il “Mondo della cetra” ha sempre molte richieste per i suoi corsi e noi abbiamo messo a disposizione il nostro monastero, visto il successo delle iniziative del mese scorso».