Vita Chiesa

ANGLICANI, CONFERENZA DI LAMBETH: UNA SERIE DI PROPOSTE PER USCIRE DALL’IMPASSE

E’ presentato come un documento di “osservazioni preliminari”. Un testo su cui ”riflettere e discutere”. Una “prova” per verificare suggerimenti e proposte su come “andare avanti” ed uscire così dall’”impasse” in cui si trova la Comunione anglicana. Il testo è opera del “Windsor Continuation Group”, la Commissione incaricata di elaborare una proposta in vista della chiusura della Lambeth Conference il prossimo 4 agosto. Nel testo – in mano ai 650 vescovi anglicani – non si nascondono le difficoltà: si parla di una situazione “complessa” e “grave”, di “rottura della fiducia” e delle “scompigli” che si sono verificati negli Stati Uniti e Canada in seguito alla ordinazione di vescovi dichiaratamente omosessuali e alla benedizione di unioni gay. “Tutto ciò ha causato una diminuzione del senso di comunione”. Non solo. “Questi scompigli – si legge al paragrafo 1 – incidono sulle relazioni con i nostri partner ecumenici”, alcuni dei quali “stanno cominciando a sollevare la questione relativa all’identità del loro partner anglicano. Alla luce del movimento ecumenico, non ci possono più essere tensioni in una comunione che non abbiano poi una più ampia ripercussioni su tutta la famiglia cristiana”. Il testo presenta alla riflessione dei vescovi una serie di interrogativi relativi per esempio alla Comunione tra le Chiese e al ruolo del vescovo. Nel testo si riconosce anche l’attuale “mancanza di chiarezza sul ruolo” degli “Strumenti” che la Comunione tradizionalmente si è data per garantire l’unità al suo interno, a cominciare dal ruolo svolto dall’arcivescovo di Canterbury, dalla Lambeth Conference, dall’incontro dei primati. Al paragrafo 3, si affronta poi la proposta-chiave (su cui in realtà da anni si sta discutendo) relativa ad una moratoria dei riti pubblici di benedizione delle unioni omosessuali e della consacrazione all’episcopato di coloro che vivono apertamente una relazione gay. Poiché – si legge nel testo – ci sono state “differenti interpretazioni sul senso” in cui questa moratoria deve essere utilizzata, La Commissione precisa che “la moratoria si riferisce alle azioni future ed è anche retroattiva”. In sostanza “richiede la cessazione di attività”. E “questo si applica necessariamente a pratiche che possono essere già state autorizzate così come a quelle proposte per l’autorizzazione in futuro”. Il testo si chiude suggerendo la “formazione rapida” di un “Forum pastorale” che dovrebbe avere il compito di intervenire “teologicamente e praticamente” in caso di “controversie”, attivando meccanismi che possano “portare alla riconciliazione”. Il Forum potrebbe essere presieduto dall’arcivescovo di Canterbury e composto da membri rappresentativi di tutta la Comunione sparsa nel mondo.Sir