Vita Chiesa

ANGLICANI: WILLIAMS, DONNE VESCOVO «UN PROBLEMA» PER DIALOGO CON I CATTOLICI

(Londra, dalla corrispondente di Sir Europa) – «L’approvazione della legislazione che introduce le donne vescovo nella Chiesa di Inghilterra sarà un problema per la Chiesa cattolica. Ne siamo consapevoli e ci dispiace, ma manteniamo comunque il rispetto reciproco e il desiderio di cercare l’unità». Lo ha dichiarato a Sir Europa il primate anglicano Rowan Williams. Ricordando il momento di grande speranza ecumenica della fine anni Sessanta, quando una riunione tra le due Chiese sembrava vicina, Rowan Williams ha detto: «Non penso che quel momento particolare tornerà, ma, d’altra parte, le relazioni personali tra le due Chiese sono oggi migliori. I vescovi delle due Chiese si incontrano regolarmente e, perciò, mi sento ottimista». Rowan Williams ha parlato ieri a Sir Europa, qualche minuto dopo aver presieduto una funzione eucaristica che ha visto riunito, nella cattedrale di York, il Sinodo generale anglicano, alla vigilia del voto sulla legislazione che dovrebbe dare il via libera definitivo all’ordinazione delle donne vescovo. In realtà, a poche ore dal voto, è ancora incerta l’approvazione della legge che introduce le donne vescovo nella Chiesa di Inghilterra sulla quale il Sinodo lavora da dodici anni.

Infatti, la maggioranza dei due terzi necessaria in ciascuna delle tre Camere, vescovi, pastori e laici, sembra impossibile da raggiungere. Si immagina un gran numero di voti contrari, che mettono a rischio il sì alle donne vescovo, per un compromesso dell’ultima ora, pensato dai vescovi per venire incontro alle parrocchie contrarie alle donne: il compromesso prevede che le donne vescovo possano chiedere di essere seguite da un vescovo uomo che, non solo non abbia mai ordinato le donne, ma anche non creda nel loro ministero. Si tratta di una soluzione inaccettabile per i sostenitori dell’episcopato femminile, che voterebbero quindi no, perché la legge costringerebbe un eventuale vescovo donna a delegare la propria autorità a un uomo. Una via di uscita che consentirebbe di evitare il no alla legge è l’approvazione di un aggiornamento che rimanderebbe le norme ai vescovi perché eliminino o modifichino l’emendamento pensato per i fedeli contrari all’ordinazione delle donne. (Sir)