Vita Chiesa
ANNO DELLA FEDE: PATRIARCA LATINO TWAL NELLA DIOCESI DI AREZZO PER APERTURA
Sarà il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, ad aprire sabato 20 e domenica 21 ottobre, l’Anno della fede nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, guidata dall’arcivescovo, mons. Riccardo Fontana. Una presenza resa ancor più significativa dal fatto che la diocesi aretina ed il patriarcato latino sono legati dal 2010 da un gemellaggio. Il programma dei due giorni è stato reso noto questa mattina e prevede, come detto al SIR dall’arcivescovo Fontana, un incontro sabato 20 (ore 21) nel centro di pastorale giovanile sito nella chiesa di san Michele, durante il quale il patriarca Twal dialogherà con il non credente Mariano Bianca, ordinario di Filosofia teoretica all’università di Arezzo ed il direttore di Famiglia Cristiana, Antonio Sciortino, sul tema «Qual è la vera croce, cioè quella che salva? Quale via per la felicità e la salvezza?». «Il patriarca Twal – spiega mons. Fontana – viene a portare la testimonianza della chiesa della Croce, del Calvario, e ricordare, soprattutto ai nostri giovani, quanto sia importante rinnovare la nostra fede».
Il giorno dopo il patriarca sarà in pellegrinaggio nella vicina Sansepolcro che celebra il suo millenario, seguendo le orme dei pellegrini Egidio ed Arcano che di ritorno da Gerusalemme fondarono la città legandola alla chiesa madre di Terra Santa. «Sarà l’occasione – aggiunge mons. Fontana – per dare sostanza alla nostra fede attraverso la carità. Consegneremo al patriarca cinque borse di studio, per un totale di 25 mila euro, necessarie a far studiare giovani palestinesi presso l’università di Madaba in Giordania. L’intuizione del patriarca, infatti, è quella di formare una classe dirigente nuova e preparata, con una formazione non segnata dall’odio e dal rancore, per arrivare ad una pace giusta e duratura. Sono le prime cinque ma spero che con altre raccolte fondi se ne possano aggiungere altre. L’Anno della Fede – conclude mons. Fontana – deve diventare anche un volano per stimolare la carità e la generosità. È lo stesso Benedetto XVI nella lettera «Porta Fidei», con cui indice un Anno della Fede, a chiedere di esprimere la fede attraverso gesti concreti». (Sir)