Toscana

Aziende irregolari in aumento ma il lavoro nero è diminuito

di Ennio Cicali Oltre 20 milioni 500 mila euro recuperati in Toscana nei primi tre mesi di quest’anno tra contributi e premi evasi (+26% rispetto ai primi tre mesi del 2006), 5889 controlli nelle aziende, da parte degli ispettori del ministero del Lavoro, Inps e Inail, (nello stesso periodo del 2006 erano stati 4853). Le aziende irregolari sono aumentate rispetto ai primi tre mesi del 2006 del 22%, passando da 3248 a 3948, ma il lavoro a nero è in calo del 27%, con i lavoratori in nero scoperti che scendono da 3220 a 2345, mentre quelli che lavorano con alcune violazioni contrattuali, i cosiddetti irregolari salgono da 4200 a 4500. Sono alcuni dei dati emersi nella conferenza stampa per la presentazione della giornata dedicata all’emersione del lavoro irregolare «Esci dal nero, conviene», promossa da ministero del Lavoro, Inail e Inps, alla quale hanno partecipato il direttore generale dell’Inps Vittorio Crecco, i direttori regionali del Lavoro Pasquale Michienzi, dell’Inail Roberto Nardecchia, e dell’Inps Alberto Savorini. Nel primo trimestre 2007 in edilizia sono stati ispezionati (in maniera mirata) 265 cantieri e 546 aziende: di questi il 66% è risultato irregolare e sono stati avviati 33 provvedimenti di sospensione del lavoro. Sono state inflitte 89 maxisanzioni amministrative, per complessivi 596 mila euro, e oltre 150 sanzioni penali. Le sanzioni totali ammontano a oltre 1,3 milioni di euro. In particolare nell’edilizia, il saldo dei lavoratori occupati è stato di 1.458 unità (a fine marzo di quest’anno gli occupati nel settore erano quasi 5000), con un saldo dei contributi riscossi di 938.657 euro. Le iscrizioni di nuovi soggetti all’Inail, dal primo agosto 2006 al 31 marzo 2007, sempre nel settore dell’edilizia, sono state 7199 di cui 4516 stranieri. «Per la prima volta – ha affermato Crecco – Parlamento e Governo stanno dando segnali forti nella lotta la lavoro nero e a favore dell’emersione. Ci sono norme nuove, come la possibilità di chiudere i cantieri edili, le ispezioni anche il sabato e la domenica, oppure l’obbligo del tesserino di riconoscimento, che vanno in questa direzione».

Nelle nuove norme che il governo sta preparando le sanzioni saranno più pesanti. Il modello c’è già. È la legge 36 bis, predisposta dal ministro Bersani, che prevede pene severe contro l’illecito nei cantieri dove si muore più spesso: si sequestra tutto finché l’impianto non è messo in regola e paga una super multa. Le conseguenze sono gravi: ogni lavoratore non assunto regolarmente può costare da 5 mila a 12 mila euro, più 150 per ogni giorno di presenza irregolare e altri 3 mila se sono scaduti i termini per il versamento dei contributi. Sanzioni pecuniarie a parte, la chiusura del cantiere irregolare comporta un danno economico talmente rilevante che, in media, nel giro di pochi giorni i lavoratori sono regolarizzati.

I dati relativi agli accertamenti per il recupero della evasione ed elusione contributiva danno ragione alle battaglie che i sindacati conducono da tempo, dimostrano che l’evasione si può battere, sottolinea Antonio Cerqua, segretario generale della Filca-Cisl toscana, il sindacato dei lavoratori edili. «Tuttavia vi sono elementi che meritano qualche riflessione: i dati forniti evidenziano un aumento delle aziende irregolari a fronte di una diminuzione dei lavoratori non in regola – rileva Cerqua –. Ciò può essere spiegato solo con un incremento delle imprese individuali, che fanno capo ad ex dipendenti che, per scelta propria o più verosimilmente per costrizioni datoriali, decidono di “mettersi in proprio” e non hanno alcuna cultura della legalità e regolarità». «Il buon lavoro fatto sul fronte dell’evasione fiscale e contributiva – è la conclusione di Cerqua – ci dà forza per chiedere che altrettanto impegno possa venir messo nella lotta per la sicurezza sul lavoro, i cui esiti ci danno invece risultati insopportabili. Il cammino è ancora lungo: secondo la Costituzione, il lavoro è un diritto e, allora, ognuno ha diritto a un buon lavoro, regolare e sicuro».