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BATTISTI: CORTE SUPREMA DEL BRASILE SCARCERA L’EX MILITANTE PAC

(ASCA) – Cesare Battisti, ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac), condannato in Italia in contumacia all’ergastolo con sentenza definitiva per quattro omicidi compiuti negli anni Settanta, non è estradabile in Italia ed è già stato scarcerato. E’ questa la decisione dei nove giudici della Corte suprema brasiliana che hanno votato a maggioranza a sfavore dell’estradizione. Sei voti contro tre è stato il risultato finale, dopo una riunione durata sette ore. Hanno votato contro la consegna di Battisti alle autorità italiane i giudici Marco Aurelio Mello, Luis Fux, Carmen Lucia, Ricardo Lewandowski, Joquim Barbosa e Ayres Britto. A favore invece Cezar Peluso, presidente del Supremo tribunale federale, Gilmar Mendes, giudice relatore, ed Ellen Gracie, anch’essa relatrice. Prima del voto di ieri, la Corte suprema del Brasile aveva già respinto, con lo stesso esito di sei voti a favore e tre contrari, il ricorso presentato dall’Italia contro la decisione dell’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, presa lo scorso 31 dicembre (ultimo giorno del proprio mandato presidenziale), di negare l’estradizione a Battisti. La Corte suprema aveva perciò già stabilito che l’Italia non avesse legittimità per contestare la decisione di Lula. Dopo la recente elezione di Dilma Rousseff alla presidenza della Repubblica, che non ha il potere di cambiare la decisione di Lula, alla Corte suprema non restava che stabilire con la riunione di ieri se quanto deciso su Battisti violasse o meno il Trattato di estradizione in vigore tra Italia e Brasile dal 1989. Il giudice relatore Gilmar Mendes ha parlato per oltre un’ora dando un giudizio positivo sulla revocabilità della decisione di Lula e cercando di convincere i suoi colleghi sulla possibilità di consegnare Battisti alle autorità italiane. Ma la maggioranza dei giudici ha votato contro il parere del relatore. L’avvocato Nabor Bulhoes, a nome di famigliari delle vittime di Battisti, ha annunciato ricorso presso il Tribunale internazionale dell’Aja. La notizia è stata accolta con “vivo rammarico” dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. “La decisione – si legge in una nota di Palazzo Chigi – non tiene conto delle legittime aspettative di giustizia del popolo italiano ed in particolare dei familiari delle vittime di Battisti”. “L’Italia, pur rispettando la volontà del Tribunale Supremo Federale – prosegue Berlusconi -, continuerà la sua azione e attiverà le opportune istanze giurisdizionali per assicurare il rispetto degli accordi internazionali che vincolano due Paesi accomunati da legami storici di amicizia e solidarietà”. Battisti ha lasciato il carcere di Papuda, nella periferia di Brasilia, poco dopo la mezzanotte. Non ha rilasciato dichiarazioni. Per lui, ha parlato Luis Roberto Barroso, uno dei suoi avvocati: “Mi ha detto che ha scelto di vivere in Brasile, probabilmente per lavorare come scrittore. Qui ha molti amici”. Battisti era stato arrestato con l’accusa di terrorismo nel 1979. Venne condannato a 13 anni e 5 mesi di carcere per l’omicidio del gioielliere Pierluigi Torreggiani. Nel 1981 riuscì a evadere e a fuggire in Francia. Sarà poi condannato all’ergastolo nel 1985 (sentenza confermata dalla Cassazione in via definitiva nel 1993) in quanto giudicato responsabile di quattro omicidi, oltre che dei reati di banda armata, rapina e detenzione di armi. Nell’aprile 1991, dopo quattro mesi di detenzione, la Chambre d’accusation di Parigi lo dichiarò non estradabile. In Francia, Battisti ha iniziato a scrivere romanzi riscuotendo un discreto successo di vendite e di critica. Nel 1993, l’editore Gallimard pubblicò, nella collana dedicata al genere noir, il primo dei suoi racconti: “Travestito da uomo”. Il caso Battisti riesplode con il suo arresto a Parigi il 10 febbraio 2004, quando l’Italia tornò a chiedere la sua estradizione. Il Consiglio di Stato francese autorizzò la consegna di Battisti alle autorità italiane, ma l’ex terrorista – in libertà provvisoria – si rese latitante prima che avvenisse il suo arresto. Il 18 marzo 2007, grazie alle indagini congiunte delle polizie di Francia e Italia, Battisti è stato arrestato a Copacabana, in Brasile. è restato in carcere fino a ieri.