Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, ANGELUS: ROMA MANTENGA VIVA LA SUA VOCAZIONE CRISTIANA; ENCICLICA SOCIALE PER APPROFONDIRE POPULORUM PROGRESSIO

“Roma mantenga viva la sua vocazione cristiana non solo conservando inalterato il suo immenso patrimonio spirituale e culturale, ma anche perché i suoi abitanti possano tradurre la bellezza della fede ricevuta in modi concreti di pensare e di agire, ed offrano così a quanti, per varie ragioni vengono in questa Città, un’atmosfera carica di umanità e di valori evangelici”. E’ l’auspicio espresso oggi dal Papa, che durante l’Angelus recitato in occasione della solennità di San Pietro e Paolo, “speciali patroni della Chiesa di Roma”, ha rivolto “un caloroso e speciale saluto alla comunità diocesana di Roma”, esteso alla città e ai pellegrini e turisti che l’affollano in questi giorni, “in coincidenza anche con la chiusura del’Anno Paolino”. “Come vostro pastore – le parole di Benedetto XVI ai fedeli romani – vi esorto a restare fedeli alla vocazione cristiana e a non conformarvi alla mentalità di questo mondo – come scriveva l’Apostolo delle genti proprio ai cristiani di Roma – ma a lasciarvi sempre trasformare e rinnovare dal Vangelo”. Dopo aver rinnovato il suo saluto ai 34 nuovi arcivescovi a cui stamattina ha imposto il Pallio, il Papa ha salutato “con viva cordialità” la delegazione del patriarcato di Costantinopoli e ha auspicato che la “comune venerazione” dei martiri Pietro e Paolo “sia pegno di comunione sempre più piena e sentita fra i cristiani di ogni parte del mondo”. “Approfondire alcuni aspetti dello sviluppo integrale nella nostra epoca, alla luce della carità nella verità”. Questo lo scopo della terza enciclica del Papa, dopo la “Deus caritas est” e la “Spe salvi”. Ad annunciarlo ai fedeli è stato lo stesso Benedetto XVI, al termine dell’odierna recita dell’Angelus dalla finestra di piazza S. Pietro. “È ormai prossima la pubblicazione della mia terza Enciclica, che ha per titolo Caritas in veritate”, ha annunciato il Santo Padre, che è poi è entrato nel dettaglio del nuovo documento magisteriale. “Riprendendo le tematiche sociali contenute nella Populorum progressio, scritta dal Servo di Dio Paolo VI nel 1967 – ha spiegato il Pontefice – questo documento – che porta la data proprio di oggi, 29 giugno, solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo – intende approfondire alcuni aspetti dello sviluppo integrale nella nostra epoca, alla luce della carità nella verità”. “Affido alla vostra preghiera questo ulteriore contributo che la Chiesa offre all’umanità nel suo impegno per un progresso sostenibile, nel pieno rispetto della dignità umana e delle reali esigenze di tutti”, la preghiera finale del Santo Padre.Sir