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Bollo auto 2025: costi, scadenze ed esenzioni

Un onere amministrativo dovuto da chiunque risulti proprietario (o, in alcuni casi, utilizzatore) di un mezzo di trasporto, indipendentemente dal suo effettivo utilizzo

Con il termine “bollo auto” si fa riferimento alla tassa di proprietà di un veicolo. Si tratta, quindi, di un onere amministrativo dovuto da chiunque risulti proprietario (o, in alcuni casi, utilizzatore) di un mezzo di trasporto, indipendentemente dal suo effettivo utilizzo.

Il bollo auto dipende dalla regione, che stabilisce gli importi ed eventuali agevolazioni, ma approfondiamo meglio l’argomento, analizzandone i dettagli.

Il costo

L’ammontare del bollo auto dipende principalmente dalla potenza effettiva del veicolo, espressa in kW (kiloWatt) e riportata sulla carta di circolazione. Per i veicoli conpotenza superiore ai 100 kW è prevista una maggiorazione. Il prezzo in realtà, come accennato, è stabilito su base regionale, quindi può capitare che i proprietari di due veicoli con le stesse caratteristiche tecniche si trovino a pagare importi diversi, se residenti in differenti zone d’Italia.

Questo, però, non è l’unico fattore determinante: è necessario tener conto anche della classe ambientale del mezzo, che va da Euro 0 ad Euro 6. Infatti, le macchine con minori emissioni inquinanti, quindi con una classe più alta, possono beneficiare di tariffe più basse.  I veicoli elettrici e quelli alimentati a metano, GPL o idrogeno rientrano nel sistema di calcolo del bollo, ma possono godere di esenzioni o riduzioni in base alla normativa regionale.

Per avere una stima più precisa è possibile utilizzare degli appositi strumenti per il calcolo bollo auto disponibili sul web, come quello messo a disposizione da “Pratiche Auto Online”, una piattaforma che offre molteplici servizi agli automobilisti, dal passaggio di proprietà alla valutazione dei veicoli secondo le quotazioni di mercato.

La scadenza

In alcune Regioni, la scadenza del bollo auto varia in base al mese di prima immatricolazione del veicolo, quindi non tutti i proprietari sono tenuti a pagarlo nello stesso periodo. In altre, invece, il pagamento segue una data fissa uguale per tutti, indipendentemente dall’immatricolazione.

Per evitare errori o sanzioni, è fondamentale verificare la propria situazione accedendo al sito dell’ACI o consultando il portale della Regione di residenza.

Le esenzioni

Nel 2025, il bollo auto non è dovuto in caso di:

  • Legge 104/92: l’esenzione è valida per disabili gravi e familiari conviventi (coniugi, genitori, parenti fino al 2° grado, estesa al 3° se il disabile ha più di 65 anni o patologie invalidanti). Ci sono, però, delle limitazioni di reddito;
  • Auto d’epoca: I veicoli immatricolati da oltre 30 anni sono esenti dal bollo auto. Se però circolano su strada, è dovuta una tassa di circolazione forfettaria, che varia in base alla Regione, ridotta del 50% se l’auto è ritenuta di interesse collezionistico. I proprietari di auto storiche tra 20 e 29 anni, invece, possono pagare un bollo dimezzato se il veicolo è iscritto nei registri storici ufficiali;
  • Auto elettriche: in genere, in questo caso è prevista l’esenzione totale per i primi 5 anni. In alcune regioni come la Lombardia ed il Piemonte, però, l’esenzione è a vita;
  • Perdita di possesso: se il veicolo è rubato, demolito o venduto, il bollo non è dovuto dalla data della perdita. Bisogna, però, effettuare la procedura di “perdita di possesso” presso gli sportelli abilitati.

È bene sottolineare ancora una volta che le diverse regioni possono gestire il bollo auto in maniera differente, pertanto è preferibile informarsi direttamente presso gli enti preposti del proprio territorio.