Livorno

Buoni cristiani e onesti cittadini

Si chiama “Le Beatitudini del cittadino elettore” il documento, elaborato dal Consiglio Pastorale Diocesano (CPD), che sarà inviato alle parrocchie della Diocesi per rendere i fedeli consapevoli protagonisti delle prossime elezioni amministrative. L’idea che sta alla base della redazione di un documento diocesano rivolto ai cittadini elettori è emersa durante la seduta del CPD del 24 Settembre, in cui, a seguito di una proposta di riflessione lanciata dal Vescovo sul tema delle prossime elezioni amministrative, è emerso da più voci di consiglieri l’esigenza di far sentire ai cittadini la responsabilità che si ha in occasione di tali eventi; pertanto come Chiesa locale, intesa come il popolo di Dio che vive nel territorio della Diocesi, non possiamo non essere consapevoli delle conseguenze che possono scaturire dal nostro personale voto. A seguito di ciò il Vescovo diede mandato alla giunta del CPD di pensare a delle proposte concrete inerenti al tema delle elezioni amministrative, quindi la giunta, riunitasi più volte durante l’inverno, ha inizialmente ritenuto necessario redigere un documento diocesano a riguardo, cercando di prendere come modelli documenti analoghi elaborati da altre diocesi; successivamente, osservando che tali documenti sono spesso lunghi e dai contenuti con scarsi risvolti pratici, e che documenti lunghi più di venti righe sono di scarsa leggibilità dalla maggior parte della gente, la giunta ha optato per la redazione di un documento conciso, dal risvolto pratico e dallo spirito cristiano; da ciò è nata una prima bozza del documento, che successivamente è stato discusso, corretto ed infine approvato dal CPD lo scorso 30 Gennaio.Le “Beatitudini del cittadino elettore” vogliono essere una indicazione per tutti gli elettori, e anche per i candidati, su quanto è cristianamente e civicamente auspicabile tenere in considerazione quando ci si presenta alle urne, sia per esprimere che per ricevere un voto. Queste beatitudini ricalcano strutturalmente quelle pronunciate da Gesù nel discorso della montagna, non a caso sono otto e cominciano tutte con l’esclamazione “Beato”. Si è puntato fortemente sul termine “beatitudini” sia per sottolineare l’impronta cristiana del documento, sia per esortare positivamente la cittadinanza ad esercitare con coscienza questo diritto-dovere costituzionale, che ci consente di essere fautori del nostro futuro; togliendo il termine “beatitudini” avremmo un mero elenco di norme di buona condotta da adottare in queste occasioni.A breve le “Beatitudini del cittadino elettore” saranno inviate alle parrocchie affinché possano essere oggetto di larga diffusione e seria e profonda riflessione tra la gente nella nostra Diocesi, ricordando che, oltre che a Livorno, si vota anche nei comuni di Rosignano e Collesalvetti.In conclusione, si può dire che, similmente a quanto diceva don Bosco, questo documento vuole esortarci ad essere “buoni cristiani ed onesti cittadini”.

LE BEATITUDINI DEL CITTADINO ELETTORE

Beato chi si impegna nel sociale e nel politico tutto l’anno e si informa ogni giorno sull’amministrazione del suo Comune.

Beato chi esercita il diritto di voto come il dovere del voto, in coscienza e nella responsabilità.

Beato chi può scegliere i propri amministratori tra cittadini capaci, intellettualmente onesti, professionalmente preparati, moralmente retti, rivolti con interesse solo al bene-essere e al bene-stare di tutti i propri concittadini.

Beato chi può leggere proposte fattibili e concrete, che non guardano solo al presente e ai voti, ma al futuro e alle prospettive di vita buona e sostenibile per tutti.

Beato chi si mette a servizio della propria Comunità civile, ricercando e facendo tutto il possibile per sostenere la vita, ogni vita, tutta la vita, la vita debole e precaria affinché sia umana e dignitosa.

Beato chi sarà chiaro, comprensibile e puntuale, trasparente, libero e coerente, nel pensare, proporre e sviluppare la realizzazione del proprio programma a servizio della Comunità.

Beato chi, guardando a Gesù Cristo, riconosce e desidera proporre quanto in Lui ha trovato di valori umani capaci di sostenere il proprio impegno civico e per la costruzione della Comunità civile.

Beato chi vive e amministra a contatto con la sua gente, è lo stesso il giorno dopo la vittoria o la sconfitta, è trasparente nella vita privata e nella pubblica.