Vita Chiesa

CARD. BERTONE: IL CONTRIBUTO DEL’UNIVERSITA’ CATTOLICA ALLA “FORMAZIONE INTEGRALE”

“Una fede giovane, ricca di slancio e di ideali, è in grado, oggi come allora, di rispondere generosamente al mandato del Signore: ‘Di questo voi siete testimoni'”. Ad assicurarlo è il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, nel messaggio inviato ieri – a nome del Papa – al card. Angelo Scola, presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di studi superiori, al magnifico rettore e all’intera comunità accademica, in occasione dell’88ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che si celebra domenica 22 aprile, sul tema: “Il futuro del Paese nel cuore dei giovani”. “La fede di chi ha fatto esperienza dell’incontro con Gesù Cristo come presenza reale – spiega il cardinale – è una forza che trasforma la vita personale e muove all’impegno per gli altri, ed è una forza potente di rinnovamento sociale. Per questo la fede dei giovani cristiani è motivo di speranza per il futuro dei Paesi in cui essi vivono e coltivano la loro formazione”. La Giornata, sottolinea il card. Bertone, “riceve quest’anno una luce speciale dalla beatificazione del Servo di Dio Giuseppe Toniolo, il cui nome è legato indissolubilmente a codesto ateneo”. Altro importante anniversario: i 50 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II. “La Cattolica – scrive il card. Bertone – offre un contributo qualificato all’impegno di tutta la Chiesa in Italia al servizio dell’educazione, mentre rinnova il suo rapporto privilegiato con la Sede di Pietro. Essa compie quotidianamente un’opera di discernimento, alla scuola dello Spirito Santo, per agire efficacemente nella città dell’uomo e promuoverne il vero bene”. Sulla scia dell’insegnamento di padre Gemelli, infatti, l’Università Cattolica “ritiene imprescindibile e qualificante l’obiettivo di una educazione integrale, dove il soggetto non sia scisso tra valori e saperi, ma ne colga la sintesi, nell’orizzonte di un umanesimo plenario”. Come “preoccupazione essenziale”, c’è “la formazione integrale dell’uomo”, che comporta la “reciproca inclusione di coltivazione aperta della scienza e di formazione del soggetto in tutte le sue dimensioni compresa quella spirituale”. “L’atteggiamento che si appaga di un tornaconto immediato non diventa impulso socialmente rilevante, apporto costruttivo all’edificazione della comunità”, sottolinea il porporato, soffermandosi sulla necessità di “tenere ben presente e ribadire con forza che la fede cristiana è fermento di cultura e luce per l’intelligenza, stimolo a svilupparne tutte le potenzialità positive, per il bene autentico dell’uomo; e che, senza nulla imporre, ma persuadendo con argomentazione razionale, essa delinea uno sfondo antropologico di valenza insuperabile per elaborare validi percorsi pedagogici”. (Sir)