Vita Chiesa

CARD. RUINI AL PAPA: QUESTI 17 ANNI E MEZZO RIMARRANNO NELLA MIA MEMORIA

“I diciassette anni e mezzo in cui ho esercitato questo ministero rimarranno nella mia memoria come un lungo tempo di grazia”. Lo ha detto il card. Camillo Ruini, nell’indirizzo di saluto rivolto al Papa, dopo la nomina del card. Agostino Vallini a nuovo vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma. “Essere il Suo primo collaboratore nella Diocesi di Roma – ha assicurato il card. Ruini a Benedetto XVI – è stata certo una grande responsabilità, ma soprattutto un dono e una gioia, una fonte costante di arricchimento spirituale”. Di qui la “grandissima gratitudine” al Pontefice, per la sua “fiducia”, la sua “guida illuminata” e la sua “costante, personale vicinanza”. Poi la “vivissima riconoscenza ai vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose e ai tanti laici che hanno operato con me in questi anni”, definiti da Ruini “molto prima che dei collaboratori, degli amici, dei compagni di una bella avventura”. Infine, il cardinale ha rivolto “una parola speciale” al card. Vallini: “Mi legano a lui – ha detto – una stima profonda e un’amicizia antica. Alla gioia e alle felicitazioni per la sua nomina unisco l’augurio del mio cuore per la sua cara persona e per la missione che gli è affidata. Gli sarò costantemente vicino con la preghiera, come continuerò quotidianamente a ricordare al Signore questa amata Chiesa di Roma”. Da parte sua il card.card. Agostino Vallini, nuovo vicario del Papa per la diocesi di Roma, ha espresso al Papa “sentimenti di profonda gratitudine e insieme di stupore e di umana trepidazione per un ministero di grande responsabilità e delicatezza”. “Sono consapevole – ha proseguito – del rapporto unico che la Chiesa di Roma ha con il Romano Pontefice, né mi sfugge il compito di esemplarità a cui la nostra Chiesa è chiamata verso tutte le altre Chiese sparse nel mondo”. “Se sono motivo di consolazione e di fiducia, la coerenza e la testimonianza di vita cristiana e la partecipazione alla missione ecclesiale di tanti fedeli – l’analisi del card. Vallini – fa pensare ed impegna sul piano pastorale la constatazione che oggi tanti battezzati e quanti non hanno ancora ricevuto il Vangelo, che sono ormai tanti, hanno bisogno che venga loro annunciato Gesù Cristo, offrendo a loro l’opportunità di scoprire o di riscoprire le ragioni affascinanti della fede biblica e la gioia di viverla”. Di qui la centralità dell’”emergenza educativa” segnalata dal Papa, che per Vallini ”rappresenta per tutti una grande e ineludibile sfida”, da affrontare affinché la Chiesa di “sappia educare alla speranza, continuando con rinnovata lena ad annunciare il Vangelo di Gesù Risorto e cooperando allo sforzo per rendere più bello, più umano e più fraterno, il volto di questa nostra città”.Fonte: Sir