Cet Notizie

Carta etica dello sport

Pubblichiamo il testo della «Carta etica dello sport» predisposta dalla regione Toscana, attraverso un Comitato scientifico presieduto da Piero Luigi Vigna, e presentata il 1° giugno 2011 nell’ambito del convegno Etica e sport, organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con il Museo del calcio di Coverciano.

Art. 1Lo sport è gioco e fonte di divertimento: dà corpo al diritto alla felicità, intesa come benessere psico-fisico e piacere di stare insieme agli altri. Art. 2Tutti hanno diritto di fare sport per stare bene. Art. 3Ogni sport ha le proprie regole ed il loro rispetto è essenziale per il corretto svolgimento della pratica sportiva. Al pari di queste devono essere ugualmente osservati e fatti propri i principi che, sebbene non esplicitati nei regolamenti, danno un senso etico allo sport. Art. 4La lealtà (fair play) è fondamentale in ogni disciplina sportiva, praticata sia a livello dilettantistico che professionistico. Art. 5La pratica dello sport è componente essenziale nel processo educativo. Art. 6La condivisione di regole comuni, l’elaborazione della sconfitta (saper perdere) e l’esclusione di ogni comportamento teso a umiliare gli avversari, hanno un fondamentale valore nella formazione dell’individuo. Art. 7La crescita della persona attraverso lo sport si esprime nella comprensione e nell’accettazione dei propri limiti e nel rispetto degli avversari. Art. 8Ogni forma di doping è una violazione dei principi dello sport. Art. 9Il rispetto dei principi etici dello sport contribuisce alla formazione di un’etica della cittadinanza. Art. 10La pratica sportiva, lealmente esercitata, genera reciproca fiducia e favorisce la socializzazione e la coesione sociale fornendo occasioni di conoscenza, comprensione e apprezzamento, anche tra persone di diverse origini culturali. Art. 11Lo sport contribuisce alla conservazione ed al miglioramento della salute di chi lo pratica, anche favorendo l’adozione di stili di vita salutari. Art. 12Per i più giovani: una corretta pratica sportiva deve essere commisurata all’età. È fondamentale che sia anteposta la crescita della persona all’esasperata ricerca del successo agonistico. Art. 13Per i meno giovani: una corretta pratica sportiva favorisce la conservazione dello stato di salute e la prevenzione dalle patologie dell’invecchiamento. Art. 14La pratica sportiva deve essere adeguata alla personalità di ciascun individuo. La sua adeguatezza è valutata da personale qualificato in base a criteri anagrafici, biomedici e psicologici. Art. 15Chiunque esercita una funzione educativa e di tutela nei confronti di chi pratica sport è tenuto a guidarnel’impegno psicofisico nel rispetto della centralità, affermata dalla Costituzione, della persona umana.