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Casa e ristrutturazioni: le detrazioni anche per l’acquisto di porte per garage

Per rispettare tutte le scadenze fissate e raggiungere gli obiettivi di riduzione dell’impronta inquinante, l'Italia ha messo in atto dei cambiamenti, alcuni dei quali volti a favorire la riconversione energetica spontanea dei cittadini.

Il nostro Paese, com’è noto, ha preso importanti impegni in materia ambientale, sia con l’Unione Europea che con i suoi cittadini. Per rispettare tutte le scadenze fissate e raggiungere gli obiettivi di riduzione dell’impronta inquinante, ha messo in atto dei cambiamenti, alcuni dei quali volti a favorire la riconversione energetica spontanea dei cittadini.

Tra questo genere di iniziative ci sono le detrazioni fiscali di cui le persone possono beneficiare per sostenere il costo degli interventi di ristrutturazione edilizia e miglioramento dell’efficienza energetica. Anche le porte per garage, come vedremo, rientrano in tale opportunità di risparmio. Qui di seguito tutti i dettagli.

Come si ottiene la detrazione fiscale?

Nel nostro Paese è possibile ottenere una detrazione fiscale del 50% o del 65% per interventi di ristrutturazione edilizia e per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica di stabili o abitazioni.

Secondo la legge n. 190 del 23 dicembre 2014 anche i portoni da garage rientrano in queste agevolazioni, e quindi, permettono di usufruire di detrazioni d’imposta.

Per poter accedere a tali detrazioni, è fondamentale che l’immobile sia accatastato o con una richiesta in corso, che i tributi siano stati versati e che il locale in cui viene installato il portone sia dotato di riscaldamento. L’intervento deve riguardare la sostituzione o la modifica di elementi già esistenti, non come una nuova installazione, e deve garantire un valore di trasmittanza termica conforme ai parametri stabiliti dal Ministero.

Per determinare con precisione l’entità della detrazione fiscale spettante è bene consultare un professionista e, quantomeno, avere una sommaria idea dei lavori da effettuare.

Quali documenti sono necessari?

Per ottenere la detrazione fiscale è necessario effettuare pagamenti previa emissione di fattura e tramite bonifico bancario o postale. È importante avere una copia di tutti questi documenti, incluse le rate versate come acconto o qualsiasi altri dettaglio della transazione. La fattura deve indicare la data e il numero per la prestazione, anche se non è più obbligatorio specificare i costi della manodopera e dei materiali.

Per ottenere la detrazione del 65%, è necessario, oltre al bonifico, ottenere un certificato da un tecnico abilitato che attesti l’impatto dei lavori e il risparmio energetico ottenuto con le migliorie apportate.

Questa certificazione deve essere inviata all’Enea per via telematica entro 90 giorni dalla fine dei lavori e tutta la documentazione correlata deve essere conservata in originale per 10 anni.

Altri benefici

Infine per l’intero triennio 2022-2024 è possibile optare per lo sconto in fattura in alternativa alla detrazione per tutte le spese sostenute. Questa opzione implica che l’impresa anticiperà l’importo corrispondente, ottenendo in seguito un credito d’imposta.

L’impresa ha la facoltà di cedere questo credito ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari. È importante ricordare che, secondo il decreto-legge 11/2023, la cessione del credito è consentita solo se l’iter autorizzativo comunale è stato avviato prima del 17 febbraio 2023 o se, per interventi non soggetti a titolo abilitativo, i lavori erano già in corso in quella data.