Vescovi Toscani

Cet, no alla diffusione dell’ideologia di genere nelle scuole

Nei giorni 7 e 8 aprile 2014 si è riunita al Convitto della Calza (Firenze) la Conferenza Episcopale Toscana. Nell’imminenza delle festività pasquali, i Vescovi hanno rivolto il loro augurio a tutti gli uomini e le donne della Toscana: la fede ci fa cogliere nella Pasqua la risposta alle attese di rinascita e di redenzione che albergano nelle coscienze di ciascuno e nell’intera società. Il segno di ciò che la Pasqua del Signore può compiere negli uomini è evidente nelle testimonianze di santità che osserviamo nel nostro tempo, come quelle di Papa Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II: per la loro prossima canonizzazione i Vescovi toscani hanno espresso gioia e compiacimento.

I Vescovi si sono anche rallegrati con monsignor Mansueto Bianchi per il compito significativo e rilevante che il Papa gli ha affidato, nominandolo Assistente generale di Azione Cattolica Italiana. Hanno espresso a mons. Bianchi anche la loro gratitudine per il servizio reso alla Diocesi di Pistoia e come Vicepresidente della Conferenza Episcopale Toscana e lo accompagnano, nell’inizio di questo nuovo servizio, con l’amicizia e la preghiera; allo stesso modo sono vicini  a monsignor Stefano Manetti che in questi giorni inizia il suo ministero episcopale nella diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.

La Conferenza Episcopale Toscana ha quindi incontrato il Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, mons. Nunzio Galantino: un incontro fraterno in cui sono state messe a fuoco alcune questioni in ordine alla comunione e alla collaborazione tra i vescovi e tra le Chiese, anche nell’ottica del legame peculiare che il nostro Paese ha con il Santo Padre, Vescovo di Roma e Primate d’Italia. Nell’incontro sono state esaminate pure le tematiche  pastorali connesse sia agli Orientamenti pastorali per il decennio in corso, «Educare alla vita buona del Vangelo», sia al cammino verso il Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze 2015, «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo».

Proprio nella prospettiva di una più autentica e integrale visione antropologica, i Vescovi hanno espresso grave preoccupazione per come a livello nazionale e locale, una doverosa campagna contro il bullismo e le discriminazioni, incluso quelle di carattere omofobico, si sia trasformata nei fatti nel tentativo di propagandare una ideologia, quella di genere, che mette i discussione i fondamenti della identità della persona umana, esautorando tra l’altro le famiglie dalla loro responsabilità e dal loro diritto all’educazione dei propri figli. I Vescovi quindi chiedono che non solo i cattolici, ma tutti coloro che hanno a cuore la persona umana, si impegnino a contribuire positivamente alla realizzazione di percorsi educativi contro le discriminazioni, che non implichino però l’assunzione di un’ideologia che nega i presupposti naturali dell’identità delle persone.

Partendo dalle preoccupazioni per il venir meno di una corretta visione antropologica, i Vescovi hanno espresso anche un richiamo affinché nell’applicazione della Legge 194 si eviti in ogni modo la banalizzazione dell’aborto, che resta un dramma di cui non si può rischiare di incoraggiare la diffusione, mentre risultano ancora assenti serie politiche che combattano le cause per cui si ricorre all’interruzione volontaria di gravidanza, specie se tali cause sono legate a necessità materiali della donna o della famiglia.

Il Vescovo Delegato per il servizio della carità, mons. Riccardo Fontana, e l’incaricato regionale per la Caritas Alessandro Martini hanno riferito poi su alcuni progetti attualmente in atto, riguardanti la promozione del Servizio Civile per i giovani, l’inclusione sociale, le difficoltà di approvvigionamento per rispondere all’emergenza alimentare, la collaborazione per il sostegno sociale dei carcerati e degli ex carcerati.

I Vescovi hanno infine condiviso una riflessione su come, alla luce della Esortazione apostolica di Papa Francesco Evangelii Gaudium, si debba dare sempre più una chiara prospettiva missionaria alla vita delle diocesi e delle parrocchie, tale da coinvolgere clero e laici in un atteggiamento di crescente attenzione per il tessuto sociale e culturale in cui si svolge l’opera evangelizzatrice delle nostre comunità.

La Conferenza Episcopale Toscana ha provveduto in questa assemblea ordinaria a nominare per il prossimo quinquennio i Giudici, i Difensori del Vincolo e i Promotori di Giustizia del Tribunale Ecclesiastico Regionale Etrusco e ha nominato Vicario Giudiziale del medesimo Tribunale «ad quinquennium» monsignor Roberto Malpelo, della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza. In occasione di queste nomine, i Vescovi hanno espresso gratitudine a monsignor Gino Biagini che ha retto il Tribunale negli ultimi dieci anni con competenza e dedizione.

I Vescovi toscani hanno inoltre nominato mons. Stefano Manetti Vescovo delegato per i Seminari; a mons. Riccardo Fontana è stata affidata anche la Delega per la Cultura e le Comunicazioni Sociali. Mons. Fausto Tardelli invece entra a far parte della Commissione episcopale per la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale.

Prendendo atto della elezione della nuova Delegazione regionale di Azione Cattolica, i Vescovi hanno provveduto alla nomina di mons. Gabriele Bandini, della Diocesi di Fiesole, Assistente regionale dell’Azione Cattolica.