Cultura & Società

Codice Camaldoli: Martinetti, “una terza via per l’economia”

Gli estensori del Codice non avevano solo valori ma avevano una visione complessiva del presente e del futuro possibile, ha sottolineato Enrica Chiappero Martinetti dell’Università di Pavia

Richiamano su eccessivo concentrazione ricchezze che impedisce una equa distribuzione e una realizzazione della giustizia sociale. Vi è, nell’esperienza di Camaldoli, un’idea di modello di sviluppo più umano e giusto sia pur regolamentato da intervento pubblico, una economia umanistica dove prevale la conciliazione tra finalità personali e sociali, contro l’appiattimento capitalistico, ha aggiunto Martinetti.

Camaldoli rappresenta “un punto di svolta, come terza via, tra collettivismo marxista e libertà del mercato di stampo liberale”. Anche negli ultimi due decenni, è la riflessione di Martinetti, sono aumentate diseguaglianze, vi è ancora una concentrazione delle ricchezze, un impoverimento di fasce un tempo sicure, una crisi che investe i giovani. In questo contesto, seppure diversissimo da quello di 80 anni fa, si tratta di riprendere ancora il primato della persona e del bene comune, ispirazione principale del Codice di Camaldoli, ha concluso Martinetti.