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Come testare e ottimizzare la tua app Android

Per testare e ottimizzare la tua App Android ci sono vari test da conoscere, ognuno dei quali svolge uno specifico ruolo nel rilevare potenziali problemi

Una volta sviluppate, le App Android vanno testate ed ottimizzate in maniera approfondita affinché siano affidabili e perfettamente integrabili con i sistemi esterni. Tutto ciò, al fine di offrire all’utente un’esperienza fluida e di alta qualità. Per testare e ottimizzare la tua App Android ci sono vari test da conoscere, ognuno dei quali svolge uno specifico ruolo nel rilevare potenziali problemi.

Testare una App dopo il suo sviluppo è un passaggio fondamentale che deve precedere la sua pubblicazione su Play Store o su qualsiasi altro App store.

Tipologie di test per app Android

Per testare un’App Android ci sono vari test da utilizzare.

  • Test unitario: fondamentale per convalidare ipotesi, identificare bug e verificare la correttezza di specifici componenti di codice prima di integrarli in un sistema più ampio, porta ad applicazioni più stabili e prevedibili. Si tratta di un processo di test eseguito su singole unità o componenti del codice, il cui comportamento può essere controllato in maniera indipendente da altro codice
  • Test dell’interfaccia utente e della sua grafica: utile per garantire che l’interfaccia sia accurata e di alto livello qualitativo, serve anche a convalidare caratteri, colori, layout e altri elementi di design. Inoltre, questo tipo di test  verifica che l’App risponda come dovrebbe ad azioni come lo scorrimento o il tocco di pulsanti, ed assicura altresì il corretto funzionamento dell’App su vari dispositivi e con dimensioni varie dello schermo
  • •         Test della strumentazione: test che vanno ad interagire con componenti reali del sistema (funzionalità hardware, API, database…) per assicurare che l’App si integri alla perfezione con tali componenti e funzioni con essi senza problemi

Strumenti di testing per Android

Per testare le App Android è necessario utilizzare gli strumenti più adeguati per ogni tipo di test. Gli strumenti per i test unitari sono:

  • Junit: un framework molto usato che permette agli sviluppatori di scrivere casi di test chiari, efficienti e ben organizzati
  • Mockito e PowerMock: utili per la creazione di oggetti mock e stub, che consentono test isolati di singoli componenti del codice

Per testare l’interfaccia utenti, gli strumenti utili da usare sono i seguenti:

  • Espresso: framework che permette di scrivere test affidabili ed efficienti, e che interagisce coi componenti dell’interfaccia utente dell’app verificandone il comportamento
  • Robolectric: framework che offre la possibilità di testare i componenti dell’interfaccia utente dell’App senza che ci sia bisogno di un dispositivo reale o di un emulatore

Nella progettazione dei testi dell’interfaccia utente, si consiglia di organizzare i test sulla base dei flussi utente, assicurandosi di coprire tutte le possibili interazioni da parte dell’utente. Inoltre, il processo dei test può essere automatizzato implementando pipeline di integrazione continua (CI) e distribuzione continua (CD).

Per testare e ottimizzare un’App Android si consiglia l’utilizzo di AndroidX Test, una suite di librerie di test che comprendere Robolectric, Espresso e un set di API dedicate ai test della strumentazione.

Infine, per monitorare le prestazioni dell’App, risultano utili strumenti di monitoraggio delle prestazioni, quali: Android Profiler, Firebase Performance Monitoring o New Relic.

Ottimizzazione delle prestazioni

Le App devono avere prestazioni efficienti volte a garantire una migliore esperienza utente. D’altra parte, buone prestazioni influiscono anche sulla fidelizzazione degli utenti e, di conseguenza, sui profitti ricavabili dalle App.

L’ottimizzazione delle prestazioni di un’App è fondamentale visto il numero sempre più crescente di applicazioni che ogni giorno vengono sviluppate e messe sul mercato, così come, di pari passo, aumentano le aspettative da parte degli utenti.

Per ottimizzare le prestazioni delle app Android è necessario identificare quali sono gli aspetti critici in modo tale da intervenire implementando le migliori pratiche che aumentano l’efficienza dell’App stessa.

Cominciamo dunque a vedere quali sono i principali KPI, ovvero gli indicatori chiave di prestazione.

  • Tempo necessario per caricare l’App: i tempi di caricamento ideali sono al di sotto dei 2-3 secondi
  • Dimensione APK: deve essere il più ridotta possibile in quanto influisce sia sullo spazio di archiviazione del dispositivo che sui tempi di download dell’App
  • Consumo energetico
  • Layout: l’ottimizzazione dei layout migliora l’esperienza utente garantendo un rendering fluido
  • Utilizzo della rete: ridurre al minimo l’uso della rete dal momento che, un utilizzo elevato della rete, influisce sui piani dati degli utenti ed anche sulla velocità dell’App
  • Utilizzo della memoria: la memoria dell’App va monitorata e ottimizzata di continuo per evitare rallentamenti, arresti anomali o problemi di vario tipo
  • Tempo di rendering del fotogramma: affinché animazioni e transizioni siano fluide, i tempi di rendering dei fotogrammi sotto i 16 ms devono essere di 60 fotogrammi al secondo

Ottimizzazione dell’interfaccia utente

Nello sviluppo App Android, l’ottimizzazione dell’interfaccia utente è essenziale per offrire all’utente un’esperienza facile da usare e al tempo stesso coinvolgente ed accattivante dal punto di vista visivo.

Vediamo quali sono i principi base per la creazione di interfacce utente facili da usare, intuitive e belle da vedere.

  • Minimalismo: l’interfaccia deve essere semplice e non caotica, e contenere solo gli elementi che effettivamente davvero necessitano
  • Chiarezza: l’interfaccia dell’app deve essere facile da comprendere, caratterizzata quindi da icone facilmente riconoscibili, tipografia chiara e layout semplici
  • Coerenza: è bene attenersi alle linee guida consolidate di Android e utilizzare i componenti Android nativi così da garantire una certa familiarità agli utenti
  • Scalabilità: i componenti dell’interfaccia devono potersi adattare a varie risoluzioni di schermo, orientamenti e dimensioni
  • Flessibilità: occorre fornire agli utenti delle opzioni di personalizzazione tramite layout reattivi
  • Feedback: attraverso messaggi, barre di avanzamento o segnali visivi, l’App deve fornire feedback agli utenti circa i risultati delle loro azioni

Infine, non da ultimo, l’interfaccia utente per le app Android deve essere caratterizzata da colori e caratteri tipografici in linea con il target dell’App e tali da garantirne la leggibilità e l’usabilità. In linea generale, i colori primari rappresentano il tema dominante dell’App, mentre quelli secondari devono costituirne una integrazione. In ogni caso, i colori scelti devono avere un rapporto di contrasto elevato per migliorare la leggibilità. Per quanto riguarda la scelta dei caratteri tipografici, è preferibile usare i caratteri di sistema, come Noto e Roboto, ed adeguarsi alle linee guida Android anche per quanto riguarda dimensioni, stili dei caratteri e interlinea.

Per creare un’interfaccia Android adattabile su varie tipologie di dispositivi, è necessario progettare layout efficienti e indipendenti dalle dimensioni del dispositivo. E quindi:

  • progettare layout flessibili usando componenti dell’interfaccia adattivi, come LinearLayout o ConstraintLayout
  • ridurre al minimo l’uso delle risorse quali, immagini ad alta risoluzione, elementi visivi pesanti, animazioni complesse…
  • ottimizzare risorse e immagini comprimendole e avvalendosi di formati come WebP
  • non sovraccaricare l’interfaccia con elementi non necessari
  • progettare proporzioni diverse in modo da evitare distorsioni o ritagli involontari degli elementi dell’interfaccia
  • usare tecniche di rendering efficienti
  • per le misurazioni, usare unità scalabili, come pixel indipendenti dalla scala (sp) e pixel indipendenti dalla densità
  • creare immagini reattive in grado di ridimensionarsi ed adattarsi a varie risoluzioni dello schermo e a diverse densità
  • usare la grafica vettoriale  che permette di ridimensionare senza però perdere la qualità mantenendo un’elevata qualità visiva.

Test di compatibilità e verifica della sicurezza

Per testare la compatibilità, SafetyNet Test è uno strumento gratuito sviluppato da Free Android Tools. Eseguendo vari test, SafetyNet serve per verificare se il dispositivo è stato manomesso o rootato.

Poiché Android è il sistema operativo più diffuso nei dispositivi mobile, è di fondamentale importanza valutare molto attentamente la sicurezza delle applicazioni che si vanno a distribuire.

A tal fine, occorre installare SDK Android e l’emulatore Android per testare l’applicazione.

Feedback degli utenti e beta testing

Per ottimizzare e migliorare le App, i feedback degli utenti sono un elemento essenziale da considerare. In tal senso, i beta testing sono test molto popolari che raccolgono feedback autentici degli utenti. In genere, i beta testing vengono eseguiti prima del lancio del prodotto, più o meno quando l’applicazione è completa al 95%.

Di norma, i tester beta non hanno alcun tipo di conoscenza del prodotto né legami con l’azienda. Agiscono esattamente come agirebbe l’utente finale.

I beta testing analizzano i seguenti parametri.

  • Funzionalità, ossia la capacità del software di svolgere tutte le funzioni previste
  • Stabilità, comprese le richieste da gestire e la facilità con cui il software si blocca o si rompe
  • Affidabilità per ridurre il numero di bug e limitare la possibilità di guasti
  • Sicurezza: un beta tester può agire al fine da evidenziare eventuali vulnerabilità presenti

Best practice per il testing continuo e l’ottimizzazione post-lancio

Testare un’App mobile è un compito che può non avere mai fine in quanto ci sono sempre margini di miglioramento. Per questo, anche dopo il lancio dell’App Android, è essenziale fare testing continui per risolvere tempestivamente eventuali problemi e per ottimizzare l’App stessa.

Per monitorare le funzionalità dell’App, è necessario avere un elenco chiaro e preciso di tutte le funzionalità che l’App deve avere.

Periodicamente, è quindi necessario fare gli opportuni test per garantire le prestazioni dell’app, verificando ad esempio la velocità di avvio, il consumo di memoria e di batteria, oltre a eventuali problemi nel codice.

Per testare la funzionalità dell’interfaccia utente e la flessibilità dell’App, si consiglia di provare l’App su dispositivi diversi, con dimensioni differenti di schermo e quantità di memoria e di potenza diverse.

È poi di essenziale importanza eseguire costantemente i test di sicurezza, esaminando il codice e controllando la crittografia in modo tale da bloccare intenti dannosi.

Al fine di ottenere risultati efficaci, si consiglia di fare test specifici mirati su funzionalità o componenti, uno per volta. Una suddivisione sistematica, infatti, è di grande aiuto per identificare eventuali falle e agire per la relativa risoluzione.

Per un testing continuo, può essere utile implementare il sistema con dei test automatizzati che permettono un grande risparmio di tempo.

Infine, dopo aver apportato le necessarie modifiche e aggiunto nuove funzionalità, è opportuno testare le funzionalità esistenti con test di regressione robusti.