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CONSIGLIO D’EUROPA: RICONOSCERE LA PALESTINA COME MEMBRO EFFETTIVO DELL’ONU

“Bisogna riconoscere la Palestina come membro effettivo delle Nazioni Unite”. È l’appello che l’Assemblea parlamentare di Strasburgo ha rivolto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu al termine del dibattito sulla collaborazione tra il Consiglio d’Europa e le democrazie emergenti nel mondo arabo. La sollecitazione, contenuta nella relazione del parlamentare monegasco del Ppe Jean Charles Gardetto, è rivolta soprattutto a quei Paesi come Russia, Francia, Regno Unito, Bosnia-Erzegovina, Germania e Portogallo, che sono membri del Consiglio d’Europa. L’Assemblea ritiene che i Paesi arabi che ambiscono alla democrazia sarebbero notevolmente aiutati nel tentativo di trovare una via d’uscita al conflitto che dura ormai da anni nella regione. Ovviamente l’appello è rivolto soprattutto a Israele e alla Palestina perché, approfittando dell’opportunità creata dalla primavera araba, riprendano subito i negoziati di pace. “Bisogna sollecitare le autorità di tutti i Paesi arabi limitrofi coinvolti nel processo democratico – ha detto Gardetto – a intensificare il dialogo col Consiglio d’Europa, che può mettere a loro disposizione la propria esperienza per quanto riguarda la transizione democratica. Del resto, la Convenzione europea dei diritti dell’uomo contiene tutte le soluzioni utili a risolvere i problemi attraverso il dialogo, ripudiando la violenza”.Secondo Gardetto, “il primo provvedimento da prendere, sull’esempio della nuova democrazia palestinese, è l’abolizione della pena di morte o, in attesa, applicazione di una moratoria sulle esecuzioni”. L’Assemblea di Strasburgo ha sollecitato la liberazione di tutti i prigionieri politici, soprattutto quelli arrestati perché sostenitori del cambiamento democratico. E si è felicitata con le forze di liberazione della Libia, dichiarandosi a disposizione delle autorità di transizione che avessero bisogno di sostegno e aiuto. Alludendo alla situazione siriana, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa sollecita a prendere misure severe contro tutti coloro che hanno commesso atti di violenza contro la popolazione civile o li abbiano consentiti. Anche la Corte europea dei diritti dell’uomo è stata coinvolta per accertare che tutti i crimini siano condannati. “Nel congratularci con tunisini ed egiziani per l’esito positivo delle rivolte – ha concluso il parlamentare monegasco Gardetto – non si può non rivolgere un pensiero e commosso a Mohammed Bouazizi, il cui gesto di disperazione ha scatenato la rivoluzione e, quindi , la primavera araba. Ed esprimere anche gratitudine a tutte le vittime della repressione che hanno sacrificato la vita battendosi per la democrazia”. (Sir)