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Consiglio europeo: presidente scrive ai 27 leader. Via libera alla Conferenza sul futuro Ue. Priorità del summit: clima, bilancio, Turchia, Brexit

«Non vedo l'ora di darvi il benvenuto al Consiglio europeo di dicembre, la mia prima riunione del Consiglio europeo come presidente». Charles Michel, belga, neo presidente del Consiglio europeo (ha raccolto il testimone dal polacco Donald Tusk) dà il benvenuto, con una lettera formale, ai capi di Stato e di governo che il 12 e il 13 dicembre giungeranno a Bruxelles per il summit, in coincidenza con le elezioni nel Regno Unito. 

«La mia intenzione – spiega Michel – è quella di sfruttare l’impressionante lavoro dei miei due predecessori e creare un rapporto forte con voi, basato sulla fiducia, la sicurezza e la trasparenza. Insieme, forniremo la guida strategica di cui l’Europa ha bisogno per affrontare le numerose sfide individuate nell’agenda adottata nel giugno 2019». La riunione inizierà alle 15 di domani con uno scambio di opinioni con il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. Seguirà la prima sessione di lavoro, in cui i leader Ue adotteranno un documento sulla Conferenza sul futuro dell’Europa. «Passeremo quindi alla sfida vitale del cambiamento climatico. Vorrei fossimo d’accordo sull’impegno dell’Ue a diventare neutrali dal punto di vista climatico entro il 2050. Questo sarebbe un segnale importante da parte del Consiglio europeo» affinché l’Ue assuma «un ruolo di leadership globale su questa questione cruciale. Sono convinto che il passaggio alla neutralità climatica creerà nuove opportunità di crescita e sviluppo economico». Tuttavia, «dobbiamo anche riconoscere che ciò richiederà sforzi da parte di tutti gli Stati membri. Creeremo un quadro e le risorse necessarie per tracciare un percorso equo ed equilibrato verso il nostro obiettivo. Ciò significa tenere conto delle diverse realtà nazionali e dei punti di partenza».

Durante la cena i 27 leader discuteranno del quadro finanziario pluriennale. «Questo – scrive Michel – è un altro settore chiave per il futuro della nostra Unione. Dobbiamo entrare in una nuova fase e impegnarci seriamente. Non ha senso ripetere posizioni note e richieste massimaliste; saranno necessarie concessioni da tutte le parti. Lavoreremo per identificare gli elementi chiave di un accordo finale». La prima giornata si concluderà con un resoconto sull’attuazione dell’accordo di Minsk e brevi conclusioni su Africa e Turchia. Venerdì la riunione inizierà alle 10 alla presenza della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde e del presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno. «Dopo uno scambio di opinioni sulla situazione economica, faremo il punto dei progressi compiuti dall’Eurogruppo sul rafforzamento dell’Unione economica e monetaria e forniremo alcune indicazioni sui lavori futuri. A tal fine verrà adottata una dichiarazione». Infine la Brexit: «Siamo pronti per i prossimi passi e ribadiamo il nostro desiderio di avere un rapporto il più stretto possibile con il Regno Unito».