Toscana

CONSIGLIO REGIONALE: OK RIORDINO INFORMAZIONE, PROTESTA ODG E AST

(ASCA) – Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità le «Disposizioni transitorie per lo svolgimento delle attività di informazione del Consiglio regionale», il testo di legge messo a punto “con unanime convinzione”, come detto dal presidente Alberto Monaci, dall’Ufficio di presidenza del Consiglio. Quest’ultimo ha deciso di rivedere l’organizzazione delle attività di informazione dell’organo legislativo toscano, anche attraverso la modifica della legge 43/2006, che ha istituito le Agenzie per l’informazione, rispettivamente, di Giunta e Consiglio. Nell’attesa della revisione normativa si apre una “fase transitoria” disciplinata con norme “di eccezione”, contenute nella legge approvata in aula. La “fase transitoria” che si apre dovra” essere necessariamente “molto breve”: si prevede la sospensione, a partire dal 1° novembre, dell’attività dell’Agenzia del Consiglio e il momentaneo affidamento delle funzioni di informazione a un Ufficio stampa di carattere provvisorio. I giornalisti dell’Agenzia saranno assegnati a questo ufficio senza variazione delle prerogative professionali e contrattuali. Alla guida dell’ufficio stampa vi sarà un coordinatore individuato dall’Ufficio di presidenza, che si assumerà anche la responsabilità della direzione delle pubblicazioni ai sensi della legge sulla stampa. Il coordinatore sarà scelto tra i giornalisti con la qualifica di caposervizio o fra i dirigenti del Consiglio iscritti all’albo dei giornalisti. Al termine del periodo transitorio così disciplinato, sarà individuata la struttura a cui affidare lo svolgimento delle attività di informazione del Consiglio regionale. Il provvedimento, però, suscita le forti proteste di Ordine dei giornalisti e Associazione della stampa della Toscana. “Un colpo di mano di inaudita gravità – affermano i presidente Carlo Bartoli e Paolo Ciampi – che al tempo stesso rappresenta una inattesa violazione sia delle leggi sulla stampa che delle relazioni con i sindacati e gli ordini professionali di cui “. Associazione Stampa e Ordine dei Giornalisti annunciano “forme di mobilitazione” e chiedono un immediato incontro con il presidente del consiglio Alberto Monaci e con il presidente della giunta Enrico Rossi.