Toscana

CONSIGLIO REGIONALE: SANITA’, IN FINANZIARIA 2012 TAGLIO INDENNITA’ DIRIGENTI ASL E RICORSO A ISEE

E’ stata illustrata in commissione Sanità la proposta di legge Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2012 e pluriennale 2012/2014. Tra gli articoli che interessano il welfare ce ne sono alcuni innovativi: ad esempio, quello che taglia l’indennità dei direttori generali, sanitari e amministrativi delle Asl del 10%; o ancora, quello che stabilisce per le Asl un budget farmaceutico specifico, e ne prevede una riduzione per il 2012, rispetto al 2011, del 7%. Ancora, viene valorizzato il ruolo delle Aree Vaste e si punta a un bilancio consolidato di Area Vasta, si stabilisce che le Estav dovranno coordinarsi tra di loro e specializzarsi ognuna su alcune forniture, torna la facoltà e non l’obbligo di nomina di un direttore dei servizi sociali nelle Asl. Sancita anche la compartecipazione degli utenti alla spesa delle prestazioni sanitarie in maniera progressiva, attraverso il ricorso al calcolo Isee. Molto duro però il giudizio delle opposizioni. Gian Luca Lazzeri (Lega), Marco Carraresi (Udc) e Stefano Mugnai (Pdl) sono stati concordi nell’affermare che “a questo punto il piano socio-sanitario e integrato è inutile, perché le scelte strategiche si sono fatte con la legge finanziaria”. Inaccettabile, a parer loro, il metodo usato di inserire punti programmatici in Finanziaria, in modo “da esautorare completamente i consiglieri regionali dal loro ruolo”. Oltretutto nell’atto si contraddicono precise volontà espresse a suo tempo dal Consiglio, come quella di procedere alla fusione dell’Estav e di rendere obbligatorio il direttore dei servizi sociali in caso di assenza delle Società della Salute. Secondo Rosanna Pugnalini e Lucia Matergi (Pd), invece, in un momento di crisi grave come questo servono atti incisivi, ed è accettabile che provvedimenti che hanno un impatto immediato sul bilancio stiano nella legge Finanziaria, così come è positivo valorizzare il ruolo dell’Area Vasta. Il presidente della Commissione Marco Remaschi (Pd) ha commentato “di nutrire qualche perplessità su alcuni punti del provvedimento; ed è vero che, rispetto al passato, in questa Finanziaria sono stati inseriti aspetti programmatici. Ma questo non significa – ha proseguito – che non possiamo dare il nostro contributo, chiedendo che siano riscritte le parti che non ci convincono. Non mi sembra che dobbiamo rinunciare al nostro ruolo di consiglieri”.