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Conto deposito e inflazione: scopriamo di più

L’inflazione può essere un grande nemico dei nostri risparmi. Nei periodi in cui l’inflazione cresce troppo rapidamente si manifesta, in contemporanea, una perdita del potere d’acquisto. Si tratta di un problema ben noto a molte famiglie.

In queste situazioni è importante trovare delle soluzioni che possano essere d’aiuto a coloro che vogliono tutelare i propri risparmi. Tra le opzioni disponibili c’è quella di aprire un conto deposito. Questo prodotto finanziario risulta molto apprezzato da coloro che vogliono far fruttare i propri risparmi, senza impegnarsi in investimenti più rischiosi.

Continuate a leggere se volete sapere di più sull’inflazione e sui conti deposito.

Cosa comporta un aumento dell’inflazione?

Spesso si sente parlare di inflazione, ma effettivamente cos’è e cosa comporta un suo aumento?

Si definisce inflazione l’aumento generale e continuo dei prezzi, relativi sia a beni che a servizi, all’interno di un’economia, come quella di uno Stato o di una Federazione. L’aumento dei prezzi fa sì che con la stessa quantità di denaro si possano acquistare meno beni rispetto a prima.

Potrebbe essere utile fare un esempio diretto. Quando si dice che l’inflazione è al 5% si sta implicitamente affermando che 10.000€, che si hanno oggi nel proprio conto corrente, tra un anno avranno un potere d’acquisto pari a 9.500€.

Bisogna fare molta attenzione a lasciare il denaro in un conto corrente nei periodi dove c’è forte inflazione, soprattutto se il conto offre un rendimento molto basso. Il rischio è quello di assistere a una progressiva erosione del potere d’acquisto dei propri risparmi.

Il conto deposito può proteggere i nostri risparmi?

Nella nostra introduzione abbiamo accennato alla possibilità che un conto deposito possa essere una valida soluzione per difendere i propri risparmi.

Cos’è esattamente un conto deposito? Si tratta di uno strumento finanziario che consente di impiegare il proprio capitale ricevendo come corrispettivo una somma di denaro a titolo di interesse. Esistono due differenti tipologie di conto deposito: vincolato o non vincolato.

Il conto deposito vincolato prevede che il denaro resti fermo (e non venga quindi prelevato dal conto stesso) per un determinato periodo di tempo. Il cliente, se vuole accedere ai risparmi impegnati nel conto deposito, può farlo ma possono esserci degli svantaggi, come, ad esempio, il pagamento di una penale. Tutte le informazioni sono contenute nel contratto che si stipula.

Il conto deposito non vincolato è invece completamente libero da obblighi. Il risparmiatore può spostare soldi dal conto corrente al conto deposito, e viceversa, senza nessun vincolo.

Il capitale impegnato in questi conti genera un rendimento. Solitamenteil conto deposito vincolato offre dei rendimenti più alti e se tali rendimenti risultano maggiori dell’inflazione è possibile contrastare la perdita del potere d’acquisto. Ad esempio un rendimento del 4%, quando l’inflazione è al 3%, permette di avere dei risultati positivi.

Il conto deposito conviene in ogni situazione?

Trovare un conto deposito che abbia un rendimento maggiore all’inflazione potrebbe non essere possibile, soprattutto quando l’inflazione aumenta troppo rapidamente. Anche in questi casi aprire un conto deposito può comunque essere conveniente, visto che garantisce un rendimento e una minore erosione del potere d’acquisto dei propri risparmi. L’alternativa è quella di tenere il capitale fermo in un conto corrente poco produttivo dal punto di vista economico.