Firenze
Convento dell’Incontro senz’acqua, attività a rischio
Una vera e propria emergenza al convento dell'Incontro, sulle colline di Bagno a Ripoli, sede dell'associazione «Obiettivo Francesco» che da anni promuove e sostiene missioni in tutto il mondo

Una vera e propria emergenza al convento dell’Incontro, sulle colline di Bagno a Ripoli, sede dell’associazione «Obiettivo Francesco» che da anni promuove e sostiene missioni in tutto il mondo.
«Abbiamo perso il pozzo che ci riforniva e quindi siamo senza acqua potabile. Un vero e proprio stato di emergenza che rende difficile la continuità delle attività dell’Associazione», spiega Leonardo Molesti, socio e referente operativo dell’associazione.
Il convento dell’Incontro a Bagno a Ripoli è di proprietà dell’Ordine francescano dei frati minori ed è stato affidato all’associazione «Obiettivo Francesco» che se ne prende cura e lo custodisce dal 2000. «Noi avevamo un pozzo di 250 metri che purtroppo è crollato per un cedimento del terreno a metà del mese di luglio. Adesso diventa impellente reperire fondi per scavare un nuovo pozzo. L’acqua non si trova in superficie, sarà necessario scavare per 200/250 metri per un costo che si aggira intorno ai 60mila euro, cifra da reperire il prima possibile. A rischio ci sono le attività che costituiscono l’essenza stessa della nostra associazione», continua Leonardo Molesti che aggiunge: «Solitamente durante l’estate facciamo un’accoglienza per fini di tipo educativo, organizziamo i campi estivi dove vengono parrocchie e gruppi di scout da tutta Italia a trascorrere una settimana al convento. Tutte queste attività verranno meno se non si risolve la questione del pozzo. Al momento stiamo raccogliendo progetti e preventivi per la sua realizzazione ma l’associazione non disponendo di una tale cifra avrà bisogno di interventi esterni».
Non sono solo i campi estivi a essere in pericolo, ma anche, e soprattutto, quelle attività che l’associazione promuove e organizza per il sostegno delle missioni in Bolivia, Congo e in Terra Santa. L’associazione «Obiettivo Francesco» nasce negli anni ’90 come aiuto e sostegno a progetti di istruzione e sanità delle missioni francescane in Bolivia, un’attività che continua tutt’oggi.
L’associazione sostiene la formazione dei «tecnici di salute ambientale», personale para sanitario della comunità locale in Bolivia che opera a sostegno della comunità del Chaco boliviano, una regione del sud-est, territorio molto vasto con pochissime strade di collegamento. L’associazione sostiene inoltre l’ospedale locale, la scuola e le equipe sanitarie mobili che si spostano nelle varie comunità per gli screening dei bisogni sanitari della popolazione (dalle donne in gravidanza alle varie disabilità). Nelle equipe mobili che girano periodicamente sulle parti del territorio difficilmente accessibile opera il personale locale formato nella scuola sostenuta dall’associazione tramite borse di studio.
Un’altra missione è quella in Congo con la diocesi di Tshumbe che include progetti in campo sanitario e nell’istruzione. Tra i progetti ci sono azioni di sostegno a scuole e a laboratori di formazione artigianale sia per quanto riguarda la carpenteria che il campo tessile. L’associazione «Obiettivo Francesco» sostiene e aiuta anche il commissariato dei francescani di Terrasanta.
Un’altra iniziativa portata avanti dall’associazione è quella dell’abito da sposa solidale: le ragazze che si vogliono sposare scelgono un abito fra quelli a disposizione e fanno una donazione destinata alla prevenzione oncologica in Bolivia e ai laboratori tessili in Congo. Un’iniziativa che ha avuto un grande successo: l’associazione aveva raccolto talmente tanti abiti che al Convento dell’Incontro non avevano più lo spazio idoneo per tenerli e allora la diocesi di Fiesole ha messo a disposizione alcune delle proprie stanze.
Vengono organizzati anche eventi di raccolta fondi per sostenere le varie iniziative quali cene missionarie e feste al convento dell’Incontro come quella del 1° maggio, «la riapertura del convento», e del 2 agosto, «la festa del perdono». Leonardo Molesti conclude: «Tutte queste attività verranno meno se non si risolve la questione del pozzo che è fondamentale per l’esistenza stessa dell’associazione «Obiettivo Francesco». La parte dei progetti che abbiamo in Bolivia, in Congo e in Terrasanta va in parallelo a questa attività di accoglienza. Per mantenere vivo il convento dell’Incontro e continuare a raccogliere i fondi per sostenere le missioni è necessaria la continuità dell’attività di accoglienza. Tutto il funzionamento dell’associazione passa dal convento dell’Incontro dove abbiamo la sede e se non abbiamo l’acqua potabile non sarà più possibile sostenere le missioni».