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Cop24: scontro su documento Onu. Celebrazione ecumenica a Katowice

È stato accantonato il documento finale proposto dall'Onu alla conferenza sul clima (Cop24) a Katowice per l'impossibilità di trovare un accordo unanime. Nella città polacca celebrazione ecumenica per richiamare i credenti alla responsabilità nei confronti del pianeta.

Scontro istituzionale alla Conferenza climatica Cop24 in corso in Polonia (dal 3 al 14 dicembre) sull’approvazione del documento finale. Terreno di scontro una frase che dava «il benvenuto» al rapporto stilato dal Comitato dell’Onu per il clima, l’Ipcc, sull’aumento delle temperature, attualmente fuori dai binari tracciati, più verso un aumento di 3 gradi centigradi che di 1,5 come invece previsto negli accordi di Parigi del 2015. Fra i Paesi più restii ad accettare il cambiamento climatico spiccano Russia, Stati Uniti, Arabia e Kuwait. Alla fine, nell’impossibilità di raggiungere un accordo, in base alle regole dell’Onu quel passaggio del testo è stato accantonato.

La preghiera ecumenica. «La storia dell’umanità così come il suo presente sono caratterizzati dall’egoismo e dalla miopia». Lo ha detto Anders Wejryd, presidente europeo del Consiglio ecumenico delle Chiese, già primate luterano di Svezia, nell’omelia tenuta, ieri, nella cattedrale di Katowice, in Polonia, durante la celebrazione ecumenica in occasione della conferenza climatica Cop 24. «Il magnifico mezzo che sono i soldi si è trasformato in un terribile governo del denaro e così il servitore è diventato padrone, mentre il mezzo si è trasformato in obiettivo», ha proseguito Wejryd, ricordando che «il creato donatoci dal Creatore sia stato sempre accessibile all’uomo» e tutt’oggi costituisce «l’unico ramo al quale possiamo aggrapparci ma che, invece, stiamo cercando in continuazione di spezzare». Il vescovo luterano ha affermato che le agitazioni sociali nel mondo odierno, così come i flussi migratori, per gran parte dovuti ai cambiamenti climatici, «sono solo agli inizi», poiché «arriveranno purtroppo dei giorni molto più drammatici». «Non è allarmismo, è realismo». Wejryd si è detto «convinto che la vita con Gesù come fratello e Salvatore sia una reale alternativa» in quanto «siamo stati chiamati a rinsavire il mondo, a cercare di dare al mondo una direzione più sostanziale che non quella di cercare di accumulare il capitale privato o quella dell’egoismo individualista».

Nel corso della liturgia, la Parola di Dio è stata letta sia in lingua polacca sia in inglese poiché alla celebrazione hanno partecipato cattolici e rappresentanti di altre Chiese e del Cec, che costituisce l’organo principale di dialogo fra le differenti Chiese cristiane nel mondo.

La Messa celebrata dall’arcivescovo di Katowice. «Le parole di Papa Francesco nella Laudato si’ sono come la voce di un profeta nel deserto del mondo d’oggi». Lo ha detto l’arcivescovo di Katowice, mons. Wiktor Skworc, nell’omelia della Messa che ha celebrato ieri per i partecipanti alla conferenza sul clima Cop24. Il presule ha chiesto ai fedeli di «pregare in particolare per coloro che sono i nostri sostenitori nelle cose di Dio e degli uomini, per quelli che abbiano a cuore l’evangelizzazione del mondo, e per coloro che tengano al bene della nostra casa comune». Lo stesso arcivescovo durante la liturgia ecumenica aveva affermato con forza: «Noi cristiani e tutti gli uomini di buona volontà preghiamo affinché il creato possa essere preservato, e preghiamo per l’uomo, non essendo tuttavia mossi da motivazioni egoistiche, dalla paura dell’autodistruzione dell’umanità».

Nella giornata di ieri, inoltre, gli aderenti alle organizzazioni cattoliche, che partecipano alla conferenza climatica, hanno incontrato l’Osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite, mons. Bernadito Auza. Il diplomatico vaticano ha osservato che l’avverbio «più» sia stata la parola più usata durante la conferenza cui i partecipanti chiedono «un impegno maggiore a favore del clima, più azioni e ambizioni maggiori». «Anch’io voglio usare quella parola per dire che bisogna essere più impegnati nella vita spirituale affinché essa porti frutti sotto forma di una ‘conversione ecologica’», ha affermato il presule.