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CORNO D’AFRICA: CARITAS, CHIESA IMPEGNERÀ 60 MILIONI DI EURO PER AIUTI

La Chiesa cattolica, tramite i suoi organismi umanitari, contribuirà all’emergenza carestia e siccità nel Corno d’Africa con 60 milioni di euro. Attualmente sta aiutando 1 milione di persone (su 13 milioni e 300 mila persone che hanno bisogno di assistenza diretta, principalmente in Somalia, Etiopia, Kenya e Gibuti) e ha già messo a disposizione 31 milioni di euro, raccolti tramite collette e offerte in tutto il mondo. Lo ha detto oggi Michel Roy, segretario generale di Caritas internationalis, intervenendo alla conferenza stampa del Pontificio Consiglio Cor Unum sulla situazione e l’intervento della Chiesa nel Corno d’Africa (clicca qui). Per la prima volta Cor Unum ha chiamato a raccolta le principali organizzazioni caritative cattoliche (le varie Caritas, Crs, Manos Unidas, ecc.) per coordinare gli aiuti, dopo i numerosi appelli del Papa, l’ultimo mercoledì scorso al termine della catechesi. Oltre agli appelli mondiali di Caritas internationalis, molte Chiese locali si sono mobilitate organizzando collette nazionali per rispondere agli appelli del Papa. L’intervento attuale della Chiesa nel Corno d’Africa, ha spiegato Roy, consiste in “aiuti alimentari e supplementi nutrizionali per bambini; tende e medicine; acqua per persone, animali e coltivazioni; servizi igienici e sanitari; cure sanitarie; assistenza ai più vulnerabili; distribuzione di sementi; sostegno spirituale e psicologico”. Riguardo al futuro, ha precisato, “questo mese di ottobre sarà cruciale: se non pioverà la situazione peggiorerà, e le previsioni non sono buone. I campi sono troppo affollati con grossi problemi sanitari e gli aiuti non sono sufficienti”. La comunità internazionale, ha auspicato, “deve rafforzare gli sforzi per fronteggiare i bisogni reali e dare pace e stabilità alla Somalia e all’intera zona del Corno d’Africa”. (Sir)