Pisa

Corpus Domini: l’arcivescovo di Pisa Cannistrà: «Se in Italia il 70-90% della popolazione continua a dichiararsi cattolico e poco più del 10% partecipa alla celebrazione eucaristica abbiamo perso qualcosa di essenziale nella nostra coscienza di credenti»

Corpus Domini a Pisa

«La solennità che oggi celebriamo ci invita a contemplare il mistero della presenza del Signore nella sua Chiesa con il suo Corpo e il suo Sangue. Questa festa, istituita nel XIII secolo, in un contesto culturale e spirituale ben diverso dal nostro, non ha però perso di attualità. Abbiamo bisogno di ritornare all’eucaristia per essere cristiani e per essere Chiesa. Se in Italia il 70-80% della popolazione continua a dichiararsi cattolico e poco più del 10% partecipa alla celebrazione eucaristica, vuol dire che abbiamo perso qualcosa di essenziale nella nostra coscienza di credenti, ossia qualcosa senza la quale cambia la stessa identità del cristiano»: lo ha detto l’arcivescovo di Pisa Saverio Cannistrà, che ha presieduto ieri pomeriggio , nella cattedrale di Santa Maria Assunta, la solenne concelebrazione eucaristica in occasione della festa del Corpus Domini.

Durante la celebrazione padre Saverio ha conferito il mandato di ministri straordinari della Comunione a dieci laici: Annabella Bresciani di Pietrasanta, Paola Ceccotti e Laura Ghelli di Casciavola, Gabriele Langella di Vicarello, Maurizio Macchi di Cascina, Alessandro Umalini (in servizio nell’unità pastorale di Zambra, Uliveto e Caprona), Grazia Villani di Fornacette, Gaia Bellini di Ghezzano, Loretta Stefanini e Venanzio Forte di Madonna dell’Acqua di San Giuliano Terme.

Un posto in prima fila lo hanno trovato i bambini delle parrocchie di Santo Stefano, I Passi, Gagno e Santa Caterina d’Alessandria che quest’anno hanno ricevuto per la prima volta l’Eucarestia.

Dalla Cattedrale il Santissimo Sacramento (scortato da un baldacchino) è stato portato in processione fino alla chiesa di Santa Caterina, per la benedizione finale.