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CRISI: MONS. BETORI, NESSUNO ESCLUSO DA RESPONSABILITÀ SACRIFICI

(ASCA) -  “Una chiamata alla responsabilità, per cui nessuno possa pensarsi estraneo alle decisioni da prendere e tanto meno possa pensare di rifugiarsi nella difesa del proprio interesse particolare, ma tutti e ciascuno ci sentiamo provocati a fare la nostra parte, e a sopportare i nostri sacrifici”. E’ quella richiamata da monsignor Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, chiedendo l’intercessione della Madonna della Misericordia conservata nella loggia del Bigallo. Betori sottolinea la necessità di “ricostruire il nostro tessuto sociale, profondamente segnato dalla crisi che colpisce l’intera nazione e tutta l’Europa. è una crisi economica, ma questa è solo conseguenza di una crisi più profonda, che coinvolge le strutture ideali e morali della società. è crisi del riconoscimento della dignità della persona e della sua inviolabilità, della ricerca del bene comune come il bene di tutti che deve prevalere sugli interessi dei singoli e dei gruppi, dell’impegno per una giustizia senza distinzione tra vicini e lontani secondo un’ottica di pura gratuità. A fare da collante a questo decadimento sociale c’é un diffuso venir meno del senso di responsabilità, logorato dai falsi richiami alla leggerezza come un ideale di vita felice, al non dover rispondere a parametri etici condivisi come il lasciapassare per una impossibile autonomia, ai molti obiettivi futili e vani con cui ci si vuole impedire di riconoscere orizzonti veri, seppure faticosi, per una vita piena”.