Lettere in redazione

Dell’inceneritore non mi fido

Sono un’affezionata lettrice di Toscanaoggi e, in seguito agli articoli da voi pubblicati riguardo al termovalorizzatore che dovrà essere realizzato alle porte di Campi vorrei esprimere la mia opinione. Non sono, di principio, contro la realizzazione di un termovalorizzatore, il problema non è tanto se e dove dovrà essere realizzato ma come. Infatti mi chiedo se questo termovalorizzatore sarà realizzato con tutti i criteri di sicurezza, com’è avvenuto nelle varie città europee.

Siamo tutti consapevoli del fatto che in Italia, tra mazzette, corruzioni varie, interessi di vario genere, si finisce col realizzare cose che non danno garanzia di sicurezza. Quante alluvioni (io stessa sono stata danneggiata dall’alluvione di Campi del 1991 e non ancora risarcita), terremoti e quant’altro hanno causato disastri che avrebbero potuto essere evitati se qualcuno avesse fatto il proprio dovere, anziché occuparsi solo dei propri interessi? Quante volte, chi avrebbe dovuto controllare non lo ha fatto, per ignoranza o per corruzione? Purtroppo nel nostro Belpaese ciò che manca in chi, a vari livelli ci governa è l’onestà, la trasparenza, la dirittura morale, come si fa a fidarsi?

Dopo quello che è successo a Firenze con il megaparcheggio alla Fortezza da Basso, come si fa a pensare che un termovalorizzatore sarà fatto in regola? Un termovalorizzatore è una cosa seria dalla cui corretta realizzazione dipende la salute di centinaia di migliaia di cittadini, non si può, una volta terminata la realizzazione, nel caso fosse malfunzionante dire: «Ci dispiace cari cittadini abbiamo sbagliato, beccatevi i tumori e arrangiatevi!». Del resto anche riguardo la realizzazione della discarica di Case Passerini ho le mie perplessità, sospetto infatti che ci sia qualcosa che non va altrimenti com’è possibile che diffonda un così cattivo odore?Viviana VentisetteCampi Bisenzio (Fi) Capisco bene il suo scetticismo, ma la soluzione non può essere quella di dire di «no» a priori a qualsiasi decisione. Oggi un impianto del genere dà garanzie di sicurezza altissime e può convivere senza problemi anche con aree fortemente urbanizzate, come la vostra. Certo, è importante che venga fatto bene e che poi sia controllato da un’autorità indipendente. Ma se i politici vorranno raccogliere consenso attorno alla scelta di un unico termovalorizzatore per tutta la piana, dovranno dar prova di maggiore efficienza e trasparenza. Perché, ad esempio, non si è ancora fatto niente per bonificare l’area dove sorgeva il vecchio inceneritore? E perché non si fa niente per mettere sotto controllo il cattivo odore che emana da Case Passerini?Claudio Turrini