Pistoia
Diocesi di Pistoia: “Don Biancalani non è stato rimosso, continua il suo ministero”
Nota ufficiale dopo le ricostruzioni mediatiche: il sacerdote resta parroco a Vicofaro e San Niccolò in Ramini. Chiusura temporanea per lavori di sicurezza e igiene

La Diocesi di Pistoia interviene per chiarire la situazione di don Massimo Biancalani, al centro in questi giorni di notizie ritenute “non corrette” da parte dell’ente ecclesiastico.
Secondo la nota diffusa dalla diicesi, il sacerdote non è stato rimosso dal suo servizio pastorale: prosegue infatti il suo lavoro presso la parrocchia di Vicofaro e continua a guidare quella di San Niccolò in Ramini, dove porta avanti anche l’attività di accoglienza di immigrati e rifugiati.
L’unica modifica riguarda la rappresentanza legale della parrocchia di Vicofaro, che dallo scorso giugno il vescovo Fausto Tardelli ha affidato a un altro sacerdote. Una scelta di natura amministrativa, distinta dalla missione pastorale di don Biancalani.
La diocesi ha inoltre precisato che la chiusura temporanea di Vicofaro è stata decisa a causa di “gravi criticità di sicurezza e igiene” che richiedono lavori e interventi strutturali. Obiettivo: garantire una futura riapertura in condizioni adeguate sia per le attività religiose che per l’accoglienza.
Gli ospiti della struttura sono stati ricollocati in spazi idonei, individuati e gestiti con il sostegno della Caritas nazionale, e seguiti in percorsi di autonomia “con competenza e attenzione”.
Con questa precisazione, la Diocesi di Pistoia intende smentire “letture distorte” e sottolineare l’impegno nel coniugare ministero pastorale e responsabilità nell’accoglienza.