Grosseto

Diocesi Grosseto, al via commissione per persone con disabilità

La diocesi di Grosseto dà vita, all'interno dell'ufficio catechistico, alla commissione diocesana per le persone con disabilità.

Ne fanno parte Lorella Ronconi, promotrice della campagna nazionale #solounminuto, catechista, impegnata da sempre sul fronte dei diritti dei disabili e tra i soci fondatori della Fondazione Il Sole; Giordano Garosi, presidente del Centro volontari della sofferenza (Cvs) e coordinatore nazionale per l’Italia del Cvs internazionale; Laura Detti, anch’essa del Cvs e Licia Giallini, insegnante di scuola dell’infanzia.

Scopo di questa commissione è di promuovere una pastorale sempre più attenta alla inclusione, nelle parrocchie, di persone con disabilità e sensibilizzare alle buone pratiche che su questo versante si stanno sviluppando a livello nazionale. Da quando, infatti, la Conferenza Episcopale Italiana ha istituito il servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità, l’attenzione da parte delle Chiese diocesane verso l’impegno per il riconoscimento della dignità di ogni persona con disabilità, per contrastare la «cultura dello scarto» denunciata da Papa Francesco, non solo è aumentato, ma si è strutturato in modo più chiaro.

Un passo che anche la Diocesi di Grosseto si accinge a fare, grazie all’impegno dell’ufficio catechistico.

Scopo di questo servizio – spiegano Daniela e Fabio Nicosia, direttori dell’ufficio catechisticoè prima di tutto facilitare la riflessione su come le nostre parrocchie e l’intera comunità diocesana possano essere sempre più luoghi accoglienti e includenti per le persone con disabilità”.

La prima occasione per riflettere in modo corale su questo è offerta dalla Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, celebrata domenica scorsa. Proclamata nel 1992 dall’Onu, la giornata focalizza il dibattito e il confronto pubblico sul tema del diritto universale alla piena ed effettiva partecipazione di ciascun individuo alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società e sulla necessità di contribuire all’eliminazione di tutti gli ostacoli che limitano il rispetto dei diritti imprescindibili della persona. Un tema, dunque, che interessa direttamente anche la comunità ecclesiale, come dimostra l’attenzione che, ormai oltre dieci anni fa, la Diocesi prestò al diritto che anche le persone con disabilità potessero accedere alla cattedrale dalla porta principale.

Un’attenzione che portò alla realizzazione della rampa di accesso, un caso di scuola ancora oggi in Italia.

Cogliendo, dunque, l’occasione della Giornata, l’ufficio catechistico ha deciso di organizzare per domenica 10 dicembre un pomeriggio di incontro e ascolto “con i soggetti che nel nostro territorio si occupano di disabilità e con le famiglie che vivono questa situazione”, dicono ancora Fabio e Daniela Nicosia, che assieme al Vescovo e a tutta l’equipe diocesana dell’ufficio catechistico, invitano all’appuntamento del 10 dicembre, a partire dalle 15.30, nei locali della parrocchia SS. Crocifisso. Incontro che si concluderà alle ore 18 con la Messa presieduta dal Vescovo stesso.

Nella locandina di invito è contenuto un form (a cui è possibile accedere dal sito diocesano www.diocesidigrosseto.it oppure inquadrando col telefonino il qrcode che si trova nella stessa locandina), dove l’ufficio catechistico ha inserito anche delle domande, per raccogliere utili informazioni in merito a questo ambito della pastorale.

E’ stata anche aperta una casella email dedicata: inclusione@grosseto.chiesacattolica.it

Nel frattempo, l’ufficio catechistico ha inviato una email a tutti i parroci, ai responsabili degli uffici pastorali e delle aggregazioni laicali, alle istituzioni e alle realtà del territorio che hanno a cuore i diritti delle persone con disabilità, per divulgare l’iniziativa nel modo più ampio possibile. “Ai parroci – spiegano dall’ufficio – abbiamo fornito una scheda, che può essere utilizzata dai catechisti nei loro gruppi di bambini, ragazzi, giovani, adulti per riflettere sulla vita dei nostri fratelli e sorelle che vivono disabilità fisiche, cognitive, sensoriali. Stiamo inoltre cercando di fare un censimento della presenza delle persone con disabilità nelle nostre comunità. È un primo tentativo, sul quale crediamo molto, perché anche questo è un modo di fare cammino sinodale mettendosi in ascolto della realtà attorno a noi e che bussa alle porte delle nostre comunità. Per questo rinnoviamo l’appello a collaborare”.