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Diocesi Lucca, verso la Quaresima. Giulietti: “Nella preghiera rimettiamo Dio al centro”

Il prossimo 14 febbraio, mercoledì delle ceneri, inizia la Quaresima e in tutte le comunità parrocchiali della diocesi di Lucca si celebrerà l’avvio di questo tempo liturgico.

L’arcivescovo monsignor Paolo Giulietti celebrerà una messa, con il rito dell’imposizione delle ceneri, in ciascuna delle tre aree pastorali della diocesi: Valle del Serchio, Piana di Lucca, Versilia. Il 14 febbraio, appunto, presiederà la messa alle ore 8.30 nel duomo di Castelnuovo Garfagnana, alle ore 18 nella cattedrale di Lucca e alle 20.30 nella chiesa di San Giovanni Bosco a Viareggio.

L’Arcivescovo in questi giorni ha diffuso anche una lettera alla comunità diocesana intitolata «Insegnaci a pregare! Rimettere Dio al centro della vita». La Quaresima e il successivo tempo di Pasqua fino alla Pentecoste sono «il centro vitale dell’anno liturgico» scrive mons. Giulietti «e offre l’opportunità di ridare vigore alla nostra adesione a Cristo nella Chiesa, oltre le tiepidezze e le parzialità. Si tratta di ridare a Dio il posto che merita (e che chiede), affinché risulti determinante per ogni aspetto della nostra esistenza, che egli desidera riempire della sua gioia e della sua pace» e invita a dedicarsi alla preghiera per «rafforzare la nostra relazione vitale con lui, perché la sua presenza faccia nuove tutte le cose: le nostre e quelle del mondo intorno a noi». Mons. Giulietti elenca alcune caratteristiche del pregare, che si trovano nella Lettera di Papa Francesco per il Giubileo del 2025. Così possiamo sintetizzare i punti essenziali con le parole dell’Arcivescovo: «Pregare è stare alla presenza del Signore. Se la preghiera è relazione, il senso della presenza del “tu” di Dio è il necessario punto di partenza». «Pregare è ascoltare il Signore. Gesù si premura di dire ai discepoli che con Dio non bisogna “sprecare parole”: la finalità della preghiera non è prima di tutto farsi ascoltare, ma mettersi in ascolto». «Pregare è adorare il Signore. Adorare è stare con amore davanti a Dio: sentirsi amati e lasciarsi amare, per rispondere con l’adesione di tutto il cuore alla sua persona e alla sua volontà». «Pregare è ringraziare e lodare. Stare davanti a Dio nella preghiera comporta esprimergli gratitudine per i doni ricevuti e riconoscere la sua grandezza e bontà». «Pregare è essere un cuor solo e un’anima sola. Non si prega mai da soli: ciò è evidente nella liturgia, quando la comunità si raduna, ma è vero anche nella preghiera personale, poiché ogni battezzato è sempre in comunione con tutto il corpo ecclesiale».

Nella stessa lettera mons. Giulietti propone alcune attività, tra cui quelle del Centro missionario diocesano e un ciclo di video-testimonianze «Signore, insegnaci a pregare», che saranno trasmesse dal 20 febbraio ogni martedì di Quaresima alle ore 21 sul canale youtube della Diocesi: «Gli eremiti che vivono nella nostra Diocesi ci aiuteranno, con la loro esperienza, ad approfondire le diverse dimensioni della preghiera cristiana» spiega l’Arcivescovo nella lettera che nella sua interezza si trova sul sito www.diocesilucca.it dove, ovviamente, è possibile informarsi di tutte le proposte diocesane per la Quaresima.