Sanità
Diocesi Siena: il 5 giugno il convegno su “la sanità toscana e il diritto alle cure palliative: non temerai alcun male”
Organizzato dal network “Ditelo sui tetti” e l’Osservatorio di Bioetica di Siena”, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa- Montalcino, la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza

Il network “Ditelo sui tetti” e l’Osservatorio di Bioetica di Siena”, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa- Montalcino, la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza e con numerose associazioni locali e regionali, promuovono un importante incontro dal titolo: “LA SANITA’ TOSCANA E IL DIRITTO ALLE CURE PALLIATIVE. NON TEMERAI ALCUN MALE” che si terrà giovedì prossimo, 5 giugno 2025, alle ore 18 presso la Chiesa Santissima Annunziata (Piazza Duomo) a Siena.
I lavori saranno introdotti dai saluti dal Cardinale Augusto Paolo Lojudice.
L’incontro vedrà la partecipazione di figure di spicco del mondo istituzionale, accademico e medico:
• Avv. Domenico Menorello, coordinatore del network “Ditelo sui tetti”.
• Dott.ssa Costanza Galli, direttrice UOC cure palliative azienda USL Toscana N.O.
• Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio Regionale Toscano (Italia Viva).
• Marco Landi, vicepresidente del Consiglio Regionale Toscano (Lega).
L’evento mira a sostenere, nel sistema di assistenza sanitaria toscana, l’accesso garantito alle cure palliative, attraverso la proposta di un protocollo operativo che assicuri a tutti la certezza di ricevere la terapia del dolore. Come recentemente ribadito dalla sentenza della Corte costituzionale n. 66 del 2025, il primario dovere dello Stato è infatti favorire la solidarietà interpersonale e l’assistenza continuativa, superando le carenze nelle cure palliative. La Corte ha rammentato che costituisce preciso dovere della Repubblica garantire «adeguate forme di sostegno sociale, di assistenza sanitaria e sociosanitaria domiciliare continuativa, perché la presenza o meno di queste forme di assistenza condiziona le scelte della persona malata e può costituire lo spartiacque tra la scelta di vita e la richiesta di morte».