Cultura & Società
Disabili e musica

Ma a questo laboratorio potrete anche far riferimento se cercate un pezzo originale da suonare o semplicemente da tenere a casa a mo’ di collezione.
Sono pezzi creati, in questi mesi, alla casa famiglia di Marciana di Cascina, da quindici allievi del liutaio Luca Gherardi. Allievi disabili fisici o psichici e che in Gherardi hanno trovato un maestro, di più, un padre.
La Bottega della musica nasce da un’idea degli operatori della cooperativa sociale Axis (Acli per l’impegno sociale) impegnata da anni nella promozione di lavoro per soggetti svantaggiati. E da un finanziamento pubblico della Conferenza dei sindaci dell’area pisana.
Spiega Emiliano Manfredonia, presidente della cooperativa: «La bottega sarà uno spazio fisico dove si realizzerà l’unione ideale delle istanze dell’artista e dell’artigiano, un luogo in cui l’esperienza del maestro farà emergere nei soggetti disabili che vi parteciperanno creatività, capacità manuali, autostima».
I ragazzi del laboratorio saranno segnalati dalla Asl 5 e dal Centro per l’impiego di Pisa. Cosa saranno chiamati a fare? «Nella Bottega della musica spiega il professor Luciano Mammana, musicoterapista adolescenti ed adulti disabili saranno chiamati a diverse prove di manualità: dalla sbozzatura dei blocchi di legno, alla pittura e al decoro degli strumenti finiti, dall’uso di oggetti elettrici per la lavorazione del legno, alla rifinitura e cura di dettagli dello strumento musicale».
Tutti, se lo vorranno, potranno far richiesta di visitare la bottega.
«Tutti questi conclude Emiliano Manfredonia sono risultati già riscontrati nel percorso formativo dei ragazzi fino ad oggi compiuto. Il salto di qualità che può offrire loro una Bottega è forse questo: d’ora in poi la persona diversamente abile non lavorerà solo per sé, ma anche per gli altri. Avrà una propria remunerazione e potrà così svincolarsi dal sostegno del servizio pubblico».
L’orchestra è composta da 15 elementi, dai 20 ai 40 anni, tutti disabili psichici o fisici. Li dirige e li prepara Samuele Zagara. «Ci esibiamo non più di due o tre volte l’anno spiega il direttore , ma proviamo tutte le settimane. Il nostro repertorio è un reportorio classico: Strauss, Tchaikovsky… per intenderci. Sia pure da me appositamente riadattati».