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Tre morti e quattro feriti nel giorno dello Yom Kippur a Manchester
Il premier britannico Starmer "il mio pensiero va alle famiglie delle vittime e ringrazio i servizi di emergenza per la loro prontezza"

Fuori dalla sinagoga di Middleton Road, a Manchester, gremita per la più grande festività presente nel calendario ebraico, alle 9,30 di stamani mattina un auto si è diretta contro la folla causando due morti e quattro feriti. La polizia, intervenuta immediatamente sul posto, ha poi individuato e atterrato un terzo uomo, potenzialmente l’attentatore, al grido di “state lontani, ha una bomba, allontanatevi”. Gli agenti hanno sparato all’uomo che è morto. Non è ancora stata confermato se avesse effettivamente addosso una cintura esplosiva, ma l’atto è stato classificato dalle attività come “terroristico”.
Un testimone ha detto ai microfoni della BBC che erano stati fatti all’uomo “un paio di avvertimenti. Non ha ascoltato e quindi hanno aperto il fuoco”.
Il primo ministro britannico Keir Starmer, ha annunciato il rientro anticipato dal vertice in Danimarca e ha dichiarato che un maggior numero di agenti di polizia verrà stanziato presso le sinagoghe di tutto il paese.
“La comunità cattolica locale si unisce in preghiera per la comunità ebraica dopo il tragico attacco alla sinagoga di Manchester. Condanniamo questi gesti e preghiamo per i feriti e per i servizi di emergenza e per chiunque è stato coinvolto da questa tragedia”. Con queste parole, contenute in un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale inglese, il vescovo John Arnold, che guida la diocesi di Salford, dove si trova la città di Manchester, ha espresso il cordoglio dei cattolici della città per il lutto che ha colpito la comunità ebraica questa mattina.
“Profondamente scioccato e rattristato dal violento attacco”, si è detto anche il vescovo anglicano di Manchester, David Walker in un messaggio diffuso via social dalla Chiesa di Inghilterra. “Le mie preghiere e i miei pensieri sono con tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia, le vittime, le loro famiglie e tutta la comunità ebraica”, ha detto ancora il vescovo Walker.
I due vescovi hanno anche sottolineato la necessità di “lavorare insieme per costruire la speranza e rafforzare la solidarietà della nostra comunità”. E anche l’importanza di “rimanere uniti nelle nostre convinzioni condivise contro coloro che alimentano odio e divisione e di pregare per la pace e la tolleranza in tutto il Regno Unito e nel mondo”.