Toscana

EGITTO, ATTENTATI A SHARM EL SHEIHK: ALMENO 70 I MORTI; UCCISO ANCHE UN ITALIANO

C’è anche un italiano, Sebastiano Conti, di 34 anni, originario di Aci Castello (Catania), tra le vittime degli attentati che la notte scorsa hanno colpito la città di Sharm el Sheihk, sul Mar Rosso, il cuore turistico dell’Egitto. La presenza di un italiano tra i morti e di una decina di nostri connazionali tra i feriti (i cui familiari sono già stati avvisati) è stata confermata dalla Farnesina. Funzionari dell’ambasciata italiana sono sul posto fin dalle prime ore della mattina per cercare di dare sostegno ai nostri connazionali. Il bilancio complessivo, purtroppo ancora provvisorio, parla già di almeno 70 persone uccise (dei quali 8 stranieri) e di e circa 200 feriti, tra i quali 28 sarebbero turisti stranieri.

Sembra – ma le ricostruzioni sono ancora frammentarie e confuse – che le esplosioni quasi contemporanee siano state almeno tre e abbiano colpito, poco dopo l’una di notte, prima il suk nel centro di Sharm, affollato da centinaia di turisti egiziani e stranieri e poi due importanti alberghi, il Ghazala Gardens e il Jolie Ville Mövenpick Resort & Casino a Naama Baye, a Naama Bay, una località vicina a Sharm el Sheihk. La scelta della data non sembra casuale. Fu esattamente nella notte tra il 22 e il 23 luglio 1952 che i “liberi ufficiali” di Gamal Abdul Nasser decisero il colpio di stato contro re Faruk, penendo in pratica fine alla monarchia egiziana”. Potrebbe trattarsi solo di una coincidenza ma con il clima che si respira in questi ultimi giorni nel mondo, soprattutto in relazione al mondo arabo, non si può escludere che qualcuno abbia scelto di proposito questa data anche in termini tragicamente celebrativi.

Ma come osserva l’Agenzia Ansa, “la giornata di oggi è anche la data indicata per l’annuncio ufficiale da parte del presidente Hosni Mubarak, in carica dal 1981, della presentazione della propria candidatura alla presidenza, in vista delle elezioni previste in settembre. L’Egitto vive un momento importante di trasformazione nella sua storia politica, dopo che alla fine di febbraio Mubarak annunciò una modifica della Costituzione per la scelta del presidente.(…) Da quell’annuncio la vita politica egiziana, generalmente poco vivace, si è risvegliata anche per la presenza di opposizioni che si sono manifestate in termini piu’ rumorosi del passato e organizzando frequenti manifestazioni per le strade”.