Toscana

Elezioni, forum con i candidati: un errore l’Imu agli enti non profit

La protesta dei circoli Arci, a Firenze, ha riportato alla ribalta il tema dei tagli alle esenzioni Imu per gli enti non profit. Una vicenda su cui ha pesato una battagli anticlericale, di chi voleva colpire la Chiesa e ha finito per colpire un mondo molto più vasto di enti non profit, sia cattolici che laici? «Assolutamente sì» risponde Rosa Maria Di Giorgi, assessore all’educazione del Comune di Firenze e candidata Pd al Senato. «Ho il coraggio di dirlo: questa questione è andata avanti con l’idea che riguardasse solo i beni e le attività della Chiesa, o di natura cattolica. Di fatto, con un certo ritardo anche altre parti si sono accorte che questa battaglia ideologica in realtà era una battaglia sbagliata». La Di Giorgi è intervenuta durante un confronto, nella redazione di Toscana Oggi, che ha visto presenti anche Gabriele Toccafondi, deputato Pdl, e Marco Carraresi, consigliere regionale e candidato Udc alla Camera.

Nel forum si è parlato anche di famiglia: «In questo paese – afferma Di Giorgi – non c’è mai stato un momento così negativo nell’attenzione alla famiglia. Tanti giovani sono terrorizzati all’idea di mettere su famiglia e di fare dei figli. Questo è la rovina di un Paese». Sulle coppie omosessuali aggiunge: «Oggi nella società ci sono varie tipologie di famiglie. Io non ho problemi al riconoscimento dei diritti omosessuali: non si deve vedere un caso in cui, se una persona sta morendo, il compagno venga escluso». Per aiutare la famiglia si possono fare molte cose, dice Toccafondi: sgravi e detrazioni sono anche nell’ultima legge di stabilità. «La famiglia però – afferma – è quella che la nostra Costituzione ci dice, di un uomo e una donna che sposandosi si assumono una responsabilità. Altra cosa è il riconoscimento di alcuni diritti individuali». «Bisogna aiutare soprattutto le famiglie in difficoltà – afferma Carraresi – però ci vuole anche chiarezza: parlare di famiglia non è la stessa cosa che parlare di famiglie. Ci sono situazioni in cui oggi la famiglia fondata sul matrimonio è penalizzata rispetto alle coppie conviventi».

Sui temi etici (aborto, eutanasia) per Di Giorgi il Parlamento dovrà lasciare libertà di coscienza: «Personalmente non accetterò mai di votare una cosa che mi viene imposta su questi temi». «Va bene la coscienza – replica Toccafondi – ma non si può pensare che libertà significhi lasciare alla gente la possibilità di fare ciò che vuole». «Su questi temi – afferma Carraresi – i partiti hanno il diritto e il dovere di esprimersi e gli elettori hanno il diritto e il dovere di essere informati».