Toscana

Estate 2025: nessuna emergenza idrica in Toscana

Le riserve d'acqua sono piene grazie alle piogge invernali e primaverili. Lo ha annunciato oggi Gaia Checcucci, Segretario generale dell'Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale

Buone notizie in vista dell’estate: Toscana e Liguria non soffriranno la sete nei mesi più caldi del 2025. Le riserve idriche sono sufficienti a garantire il fabbisogno di famiglie, agricoltura, turismo e industria, grazie alle abbondanti piogge invernali e primaverili, che hanno ricaricato le falde e riempito gli invasi del Distretto dell’Appennino Settentrionale.

Lo ha annunciato oggi, 20 giugno 2025, Gaia Checcucci, Segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale, presiedendo i lavori dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici.

“La fotografia dello stato della risorsa idrica alla vigilia dell’estate restituisce un quadro confortante”, ha spiegato Checcucci, pur sottolineando che le condizioni meteo attese – caldo anomalo e assenza di piogge – impongono un alto livello di attenzione.

Invasi pieni, falde cariche, fiumi sotto controllo

L’invaso di Bilancino, in provincia di Firenze, è attualmente al 96% del volume utile, con circa 67 milioni di metri cubi di acqua disponibili. Ottima anche la situazione alla diga di Montedoglio, al centro del recente accordo storico del 7 giugno, che ha avviato la distribuzione delle acque del Tevere verso Valdichiana, Valtiberina e la provincia di Arezzo: il volume registrato è di circa 129 milioni di metri cubi, nonostante l’inizio della stagione irrigua.

Situazione sotto controllo anche al Lago di Massaciuccoli, tradizionalmente sensibile in estate, e nei principali impianti del distretto: Levane, La Penna e le dighe ENEL in Lucchesia. I fiumi e le acque superficiali, nonostante la natura torrentizia tipica dell’area toscano-ligure, non presentano al momento segnali di sofferenza. Alcune criticità locali potrebbero emergere su scala ambientale, ma non sono previsti problemi di approvvigionamento.

Caldo record e poche piogge: alta l’allerta

Secondo le previsioni del consorzio LAMMA e di altri centri meteo-climatici, le temperature dell’estate 2025 saranno tra le più alte degli ultimi vent’anni. Giugno potrebbe essere il secondo mese più caldo mai registrato dopo il 2003, e anche luglio e agosto si annunciano molto secchi, con precipitazioni scarse o assenti.

Per questo, ha avvertito Checcucci, “la tendenza alla decrescita naturale della risorsa durante l’estate sarà inevitabile”, aggravata da evapotraspirazione intensa e da un probabile prolungato periodo siccitoso.

Investimenti strutturali per garantire resilienza

L’approccio vincente, ha ricordato la Segretaria generale, è quello che punta a potenziare le infrastrutture di gestione e distribuzione dell’acqua: reti di interconnessione, reti secondarie, capacità di prelievo e stoccaggio. L’esempio virtuoso è proprio Montedoglio, dove si investe per utilizzare al bisogno l’acqua già invasata, risparmiando il prelievo diretto dalle falde.

“La resilienza idrica, come quella idrogeologica, si costruisce con una conoscenza puntuale del sistema idrico – ha concluso Checcucci –. Solo così possiamo affrontare le stagioni secche senza compromettere l’equilibrio delle nostre riserve sotterranee, che sono il vero tesoro da preservare”.