Prato

Estate, tutti all’oratorio!

La scuola è finita da poco, i libri e gli zaini sono stati riposti e per centinaia di bambini pratesi comincia l’avventura dell’oratorio estivo. È una proposta educativa che non passa mai di moda e che, al contrario, continua a riscuotere successo: oltre 2700 i bambini e i ragazzi che partecipano. Coinvolti in prima persona anche tanti adolescenti, che non vedono l’ora arrivi l’estate per calarsi nei panni dell’animatore: saranno oltre 850. Rinunciano al proprio tempo libero dopo nove mesi passati sui banchi scolastici. Il loro sorriso, la loro energia e la loro voglia di fare sono la benzina che fa viaggiare l’oratorio estivo al massimo. All’esordio dell’estate oratoriana 2014 anche il responsabile della Pastorale giovanile diocesana don Alessio Santini punta l’accento su di loro. «Il riscontro positivo sull’oratorio viene in primis dai giovani animatori, non solo dalla loro partecipazione, ma anche dall’impegno. Mentre durante l’anno per altri progetti si fa fatica ad appassionarli, quando si tratta dell’oratorio estivo non si tirano indietro. In molti già da bambini sognano da grandi di entrare nel team degli animatori. La loro vitalità è bellissima».Don Alessio quindi l’oratorio è ancora una formula vincente?«Credo che i numeri parlino, l’oratorio è una necessità. Se i genitori continuano a iscrivere i propri figli ai nostri oratori significa che la proposta è tuttora efficace e valida. All’oratorio le famiglie trovano una risposta alle proprie esigenze a un costo minimo e ciò in tempi come questi non è poco. Inoltre io vedo l’oratorio sempre più come un luogo educativo; per gli stessi genitori non è un semplice “parcheggio” in attesa che ricominci la scuola, ma un progetto in cui credere».Se dovesse indicare il segreto alla base del successo dell’oratorio quale sarebbe?«Sicuramente il segreto è lo stare insieme, la condivisione del tempo attraverso giochi, attività, gite, canti. Sono tutti strumenti utili a educare gli adulti di domani. Senza dimenticarsi dell’evangelizzazione, l’oratorio è importante anche per la preghiera».Quest’anno il vescovo Agostinelli aveva proposto un tema comune «Fuori di tenda», in modo che tutti gli oratori seguissero lo stesso filo conduttore. Su 32 parrocchie contattate però, solo in undici vi hanno aderito, come valuta questo fatto?«Queste undici parrocchie sono di sicuro un buon inizio, prendiamolo come un punto di partenza. Significa che dobbiamo ancora maturare su questo aspetto e ci lavoreremo in vista dei prossimi anni. Ci vuole tenacia».Infine qualche anticipazione sulla festa finale degli oratori, quando si svolgerà?«L’appuntamento è per giovedì 3 luglio, dalle 9,30 alle 12 in piazza Duomo. Il programma è invariato rispetto allo scorso anno: giochi collettivi, canti, saluto del Vescovo alla piazza e preghiera finale in cattedrale. L’estate passata mons. Agostinelli era rimasto particolarmente colpito dalla festa nella piazza, dalla distesa di cappellini colorati, dalla gioia dei tanti bambini accorsi e quindi è stato deciso insieme di riproporre l’evento nello stesso modo, sempre in piazza Duomo. Il Vescovo ci tiene molto e d’altronde questo rappresenta un bel momento per la Chiesa in generale; è un’occasione per dare visibilità alla forza degli oratori agli occhi della città intera».