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EUROPA: REHN (COMMISSIONE), «LE RIFORME RALLENTANO, TURCHIA SOTTO OSSERVAZIONE»

I rapporti con la Repubblica di Cipro; il “rallentamento delle riforme interne”; la tutela della libertà di espressione, di religione e delle minoranze: nel rapporto sui progressi compiuti dai paesi candidati all’adesione, la Commissione rileva “numerosi problemi e ritardi” per la Turchia. Ma obiezioni vengono mosse anche a Croazia, Macedonia e agli altri Stati balcanici che potrebbero essere interessati da futuri ampliamenti. Il commissario all’allargamento, il finlandese Olli Rehn, ha reso note a Bruxelles le decisioni assunte dall’Esecutivo nella riunione odierna. A proposito della Turchia ha affermato: “Nell’opinione pubblica si ha in genere l’idea che essa si stia allontanando dall’Ue. In realtà registriamo progressi per quanto riguarda il rispetto dei criteri di Copenaghen per l’adesione, anche se in effetti nell’ultimo anno” le riforme “hanno proceduto con ritmo meno rapido”. La Commissione si riserva comunque di avanzare delle “precise raccomandazioni prima del Consiglio europeo del 15 dicembre, se la Turchia non avrà adempiuto ai suoi obblighi”. In particolare l’Unione “monitorerà attentamente la piena applicazione entro il 2006 dell’estensione del protocollo doganale a Cipro”, perché “nessun progresso è stato compiuto” verso la “normalizzazione delle relazioni” con questo Stato membro.

Tra i richiami che la Commissione ha rivolto alla Turchia nel rapporto sull’ampliamento, si afferma: “Oltre che per garantire la libertà di espressione, sforzi ulteriori devono essere fatti per rafforzare la libertà di religione, i diritti delle donne e dei sindacati”. Obiezioni, peraltro già sollevate in passato, sono emerse a proposito della situazione del popolo curdo e del rischio di un controllo dei militari sulla vita politica del paese. Secondo la Commissione, “la libertà di culto continua a essere generalmente rispettata”, benché non si riscontrano “progressi sulle difficoltà incontrate dalle comunità religiose non islamiche”.

Per il commissario all’allargamento, Olli Rehn, “con la Turchia occorre essere equi ma risoluti. Equi per mostrare che per ogni paese candidato c’è la possibilità di fare ingresso nell’Unione; risoluti affinché Ankara sia rigorosa nel realizzare quelle riforme che la possono avvicinare all’Europa”. Sui futuri allargamenti dei confini comunitari, Rehn ha spiegato: “È anzitutto necessario verificare la capacità di assorbimento dell’Ue. Per questo bisogna provvedere al più presto a riforme istituzionali” per far funzionare una Unione con 27 e più Stati aderenti. Sir