Toscana

Festa Toscana: Dal 5 marzo il cartellone dedicato a don Lorenzo Milani promosso da Fondazione Toscana Spettacolo

Quattro appuntamenti a Castelnuovo Berardenga, Castagneto Carducci, Bagnone e Chiusi

Festa della Toscana 2024

Dal 5 marzo, per la Festa della Toscana, il cartellone di spettacoli diffuso, dedicato alla figura e alle opere di don Lorenzo Milani. Quattro appuntamenti per un progetto speciale curato da Fondazione Toscana Spettacolo onlus, realizzato con la collaborazione del Consiglio regionale della Toscana.

Il primo appuntamento, in programma martedì 5 marzo (ore 21:15) al Teatro Alfieri di Castelnuovo Berardenga, è con I CARE – LETTERA A UNA PROFESSORESSA, di e con Claudio Ascoli. Una produzione Chille de la Balanza.

Il 27 maggio 2023 è stato il centenario della nascita di un uomo che ha cambiato profondamente e positivamente la scuola e l’intera società italiana: don Lorenzo Milani. In scena Claudio Ascoli narra la vita di don Lorenzo (parole ed avvenimenti). L’Imparar facendo è opera di Sissi Abbondanza che costruisce con gli spettatori una scultura alla Duchamp assemblando materiali ed elementi presenti nei luoghi milaniani. Infine SignoraB (Monica Fabbri) – autrice del libro Ho disegnato Lettera a una professoressa – invita il pubblico a disegnare quanto accade nella serata-spettacolo per realizzare una creazione collettiva. Tre diversi momenti, a partire dalla storica lettera, le cui parole nell’appassionata lettura di Ascoli via via invadono l’intero spazio teatrale.

Martedì 12 marzo (ore 17:30) alla Biblioteca comunale “Ilaria Alpi” di Donoratico a Castagneto Carducci, da Lettera a una professoressa di don Lorenzo Milani, va in scena CARA SIGNORA, con Marco di Costanzo e Stefano Parigi. Una produzione Teatro dell’Elce.

Si dice che la scuola sia il più importante antidoto alle derive populiste, razziste e xenofobe; che la scuola sia l’ingrediente principale per formare una cittadinanza consapevole. Ma quale scuola? E per quale società? In un’epoca di grandi e rapidissime trasformazioni, caratterizzata dal melting-pot etnico-linguistico e da un aumento della distanza tra le classi agiate e quelle popolari, la Lettera a una professoressa della scuola di Barbiana e del suo fondatore, don Lorenzo Milani, torna ad essere uno spunto di riflessione di grande interesse su educazione e istruzione.

Sabato 16 marzo (ore 21:00) al Teatro Quartieri di Bagnone e domenica 17 marzo (ore 18:00) al Teatro Mascagni di Chiusi EmmeA’ Teatro presenta DON MILANI SENZA MITO. Uno spettacolo di Norma Angelini e Fabio Monti, con Fabio Monti.

EmmeA’ Teatro con questo spettacolo affronta la figura di don Lorenzo Milani, priore di Barbiana, come specchio per interpretare la realtà attuale, analizzando l’opera di don Milani, controversa, spesso fraintesa, sempre radicale e provocatoria. Un’ opera assunta come punto di riferimento per una riforma radicale dell’istruzione, necessaria, secondo Don Milani, per recuperare il divario culturale accumulato dai poveri in secoli di esclusione e di forzata inferiorità per diventare a pieno titolo cittadini. Un’opera che pone interrogativi enormi, ai laici, ai cattolici, agli insegnanti, agli intellettuali. Di tale radicalità da permettere di essere utilizzata come specchio per farci le domande: a che punto siamo arrivati? Qual è lo stato della nostra cultura? Dell’educazione? Della spiritualità?

Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito