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Fiesole, Manetti: “La comunione è la sorgente della missione”

La nuova Lettera pastorale del vescovo di Fiesole, mons. Stefano Manetti, presentata il 6 luglio, nella solennità di San Romolo

È dedicata alla comunione come cuore pulsante della vita ecclesiale la nuova Lettera pastorale del vescovo di Fiesole, mons. Stefano Manetti, presentata il 6 luglio, nella solennità di San Romolo. Il documento – intitolato “Il dono della comunione: sorgente della missione” – raccoglie il frutto del lavoro dei consigli pastorale e presbiterale e dei gruppi sinodali, indicando il cammino della diocesi per il 2025-2026.

Al centro del testo la convinzione che senza relazioni autentiche non può esserci vera evangelizzazione. La comunità cristiana, spiega il Vescovo, nasce dalla comunione trinitaria donata dallo Spirito Santo: è Dio stesso che rende possibile un amore capace di superare ogni divisione.

La missione, allora, non è un’attività in più, ma il frutto della comunione vissuta. «Come possiamo annunciare l’amore di Dio se non ci amiamo fra di noi?» chiede mons. Manetti, che invita a concentrarsi non sui numeri ma sulla qualità delle relazioni e della vita comunitaria.

Particolarmente significativo è il “decalogo della carità fraterna”, dieci vie per verificare la qualità della comunione, ispirate alle lettere di San Paolo: umiltà, perdono, giustizia, solidarietà, benevolenza…

Accanto agli orientamenti spirituali, la Lettera propone anche indicazioni pratiche: rafforzare i gruppi sinodali, valorizzare i Consigli pastorali, promuovere la corresponsabilità, curare la preghiera comunitaria, formare comunità capaci di accogliere, ascoltare e servire.

Un cammino che guarda al Sinodo nazionale e che, conclude il Vescovo, trova forza nella preghiera e nella protezione di Maria, Madre della Speranza.

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Questo è il testo della lettera: