Cultura & Società

Filarmonica Versilia

di Sara D’Oriano

Anche per quest’anno il carnevale ha percorso la passeggiata viareggina, con i suoi colori, le sue luci, i carri, la musica, una folla di gente e soprattutto… la banda!

L’idea di una filarmonica a Capezzano Pianore, in provincia di Lucca, ossia della «musica» come si chiamava allora, risale al 1900; fu in quell’anno che si formò una commissione incaricata di cercare chi avrebbe potuto fare parte del corpo musicale. Il debutto vero e proprio avvenne nel 1902, ma la prima foto ufficiale è quella scattata una domenica mattina del 1903 dopo una marcia per le vie del paese. Nasce così la Filarmonica Versilia, o meglio, la prima formazione di quella che poi diventerà, grazie al Carnevale, la banda ufficiale della festa viareggina.

Pochi i documenti rimasti a svelare la storia pluricentenaria di questa banda, che però si può riassumere per tappe e anni.

Una data fondamentale sono sicuramente gli anni settanta, in cui si forma la scuola di musica, con un immediato numero di iscrizioni e in cui soprattutto fanno capolino le donne, grazie anche all’inserimento nel corpo bandistico della sezione ritmica (le majorettes) che apre le sfilate con coreografie brillanti e festose. Nel 1976, il successo della banda è attestato dalla presenza dei musicanti: 61 elementi. Degli anni ottanta è invece il simbolo della Filarmonica che contiene i tre colori delle principali associazioni del paese di Capezzano: bianco di Misericordia, azzurro Filarmonica e G.S. Rosso San Secondo, rosso del CGC. Da quel momento la banda replica ovunque questo logo. E gli anni ottanta simboleggiano anche il connubio tra Carnevale di Viareggio e Filarmonica di Capezzano: dopo quattro anni di partecipazione ai corsi diventa per la prima volta Banda ufficiale del Carnevale; per l’occasione debutta con la nuova divisa invernale ispirata al costume di Burlamacco, maschera ufficiale del famoso Carnevale, e adotta il nome di «Filarmonica Versilia». Ma i successi non finiscono qui: numerose le richieste in vari parti della Toscana e d’Italia. Si consolidano inoltre, contemporaneamente agli impegni ufficiali, gli appuntamenti annuali come «Rassegna delle Befane», concerti, spettacoli, feste, gite e momenti ludici dedicati a tutti i soci.

Nel 2002, la banda festeggia il suo centenario: migliaia di coriandoli e una scia di inattesi aeroplani che solcano il cielo colorandolo col tricolore; così la filarmonica viene festeggiata mentre sfila per le strade di Capezzano. Ma non è finita qua. Il 2002 è anche l’anno dell’atteso incontro con il papa. Applaudita da oltre diecimila persone, presenti all’udienza, nell’Aula Nervi, dove ha suonato in presenza di Giovanni Paolo Secondo, così la Filarmonica ha coronato le celebrazioni dell’anno del centenario della fondazione: «Quando il Papa ha lasciato l’aula – si legge sul sito ufficiale della Filarmonica (www.filarmonicaversilia.org) – ha fatto fermare i sediari che spingevano la pedana mobile e si è voltato ancora una volta benedicente verso i musicanti, che presi da commozione hanno smesso di suonare per ricambiare il saluto».

Infine, un momento particolare per questa banda che così tanto ha contribuito e contribuisce ogni anno a regalare al carnevale viareggino, è stato il cambio della sede storica, quella che ha visto ma soprattutto sentito suonare generazioni e generazioni di musicisti: «Lasciare le antiche e storiche stanze della “Sala” della Banda sulla piazza della Chiesa, non è stato facile. Né per chi vi aveva legato ricordi a tante serate in compagnia, né per i giovani che da poco affollavano per studiare le prime note alla Scuola di Musica. Quella era stata la prima e unica sala, che nonostante le vicissitudini storiche e il passare del tempo aveva accolto generazioni di appassionati e tenuto unita per cento anni la nostra banda. Non è stato facile lasciare quelle stanze, quel punto di riferimento. Poi la ragione e la sicurezza che non sarebbero state quattro mura nuove a farci dimenticare della nostra storia, abbiamo tentato. E ancora una volta un ambiente ampio e confortevole attende amici vecchi e nuovi… e sarà ancora musica!».